Li Ruiyu: "La visita del presidente Xi Jinping aprirà una nuova pagina nell'amicizia tradizionale e la cooperazione pragmatica tra Cina e Italia"
  2019-03-20 17:40:25  cri

Il presidente cinese Xi Jinping dal 21 marzo effettuerà una visita di Stato in Italia su invito del presidente italiano Sergio Mattarella. Di recente l'ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu, ha dichiarato in un'intervista che questa visita del presidente Xi Jinping guiderà lo sviluppo delle relazioni sino-italiane e aprirà una nuova pagina nell'amicizia tradizionale e la cooperazione pragmatica tra Cina e Italia.

Quest'anno si celebra il quindicesimo anniversario della costituzione del partenariato strategico globale sino-italiano, mentre l'anno prossimo sarà il cinquantenario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. L'ambasciatore Li Ruiyu ha sottolineato che in questa importante fase storica, il presidente Xi Jinping ha scelto l'Italia come prima tappa della sua prima visita in Europa di quest'anno, il che riflette appieno l'elevata importanza che il presidente cinese, in prima persona, e la Repubblica Popolare, come Stato, attribuiscono ad un ulteriore approfondimento del rapporto tra i due Paesi. Questa visita servirà a gettare le basi per lo sviluppo futuro delle relazioni bilaterali, creerà nuove opportunità di cooperazione pragmatica e darà nuovo stimolo alla tradizionale amicizia che lega la Cina e l'Italia.

"Durante la visita, il presidente cinese Xi Jinping effettuerà numerosi colloqui di una certa rilevanza con la parte italiana, discutendo in maniera approfondita quelli che saranno, di qui in avanti, lo sviluppo, i programmi e gli obiettivi delle relazioni sino-italiane, così da pianificarne ad alto livello il prossimo futuro. I due capi di Stato assisteranno insieme alla firma di una serie di importanti accordi di cooperazione. Inoltre, si terrà la seconda conferenza del meccanismo di cooperazione culturale sino-italiana", ha illustrato l'ambasciatore cinese Li Ruiyu.

La Cina e l'Italia sono, rispettivamente, il punto di partenza e la destinazione finale dell'antica Via della Seta. I due Paesi sono, inoltre, importanti partner di cooperazione nell'ambito dell'iniziativa "Belt and Road". L'ambasciatore Li Ruiyu ha indicato che l'Italia ha risposto molto positivamente all'iniziativa "Belt and Road" lanciata dal presidente Xi Jinping, il suo governo ha infatti promosso attivamente l'iniziativa, considerandola un'importante opportunità di cooperazione tra i due Paesi. Allo stesso modo, ci sono stati intensi contatti anche tra amministrazioni locali e imprese private. Molte città portuali attribuiscono una sempre maggiore importanza alla partecipazione alla "Belt and Road Initiative", sia a livello di infrastrutture che di logistica.

"Da quando l'iniziativa Belt and Road è stata lanciata – ha riferito Li Ruiyu - le due parti, e in particolare le rispettive imprese, hanno avviato numerose collaborazioni nell'ambito della stessa. Per esempio, la COSCO e il porto di Qingdao hanno investito nel porto di Vado, e la China Communications Constructions ha completato il progetto per il porto di Venezia. L'Italia spera anche di rafforzare la cooperazione con terze parti nel quadro della Nuova Via della Seta", aggiungendo che "queste cooperazioni sono reciprocamente vantaggiose e che i due popoli possono trarne benefici tangibili".

La Cina e l'Italia vantano entrambe una lunga storia e una profonda cultura. La cooperazione bilaterale in ambito culturale presenta numerosi punti di forza. Li Ruiyu si è detto convinto che questa visita del presidente Xi Jinping creerà nuove opportunità anche per gli scambi people-to-people a livello bilaterale.

"Nel 2017 – ha ricordato Li Ruiyu - le due parti hanno firmato, alla presenza dei due capi di Stato, un accordo, costituendo un meccanismo di scambio e cooperazione culturale, al quale hanno preso parte circa 30 importanti organizzazioni culturali italiane e cinesi. La costituzione di tale meccanismo ha reso gli scambi tra Cina e Italia più sistematici e profondi. In questi due anni, le due parti hanno partecipato alle rispettive feste della cultura e della musica tenute dai due Paesi". L'ambasciatore cinese in Italia ha aggiunto che "in occasione della visita del presidente Xi Jinping, si terrà anche la seconda sessione dell'Assemblea del Forum Culturale Cina-Italia per discutere di nuovi possibili ambiti di cooperazione. Inoltre, le due parti firmeranno un accordo riguardante i siti di interesse storico e culturale patrimonio dell'Unesco".

Grande attenzione sarà rivolta inoltre, come sempre, alla cooperazione in ambito scientifico e tecnologico. L'ambasciatore Li Ruiyu ha indicato che, negli ultimi anni, la piattaforma per l'innovazione di Cina e Italia ha dato un grande contribuito, permettendo alla cooperazione tecnologica di conseguire eccellenti risultati. Fino ad ora, la cooperazione bilaterale in questo settore ha ottenuto numerosi successi e le prospettive di sviluppo sono alquanto rosee.

Parlando dei risultati ottenuti dalla cooperazione in ambito scientifico e tecnologico, l'ambasciatore cinese ha rivelato che "in primo luogo, si è riscontrata una grande comunicazione tra il personale scientifico e tecnico dei due Paesi, con ampi scambi in diversi settori, come ad esempio quello aerospaziale. In secondo luogo, i due Paesi hanno avviato molti progetti di cooperazione nel settore dell'alta tecnologia: nel 2018 è stato lanciato in orbita con successo il Zhangheng-1 - un satellite per il monitoraggio elettromagnetico dell'attività sismica terrestre - che la Cina ha sviluppato in collaborazione con l'Italia. A breve comincerà inoltre il progetto di cooperazione per il satellite Zhangheng-2. In terzo luogo, la cooperazione tecnologica tra Cina e Italia è favorita da un'eccellente piattaforma - la Settimana sino-italiana su scienza, tecnologia e innovazione - giunta ormai alla sua nona edizione. Il numero dei progetti firmati e realizzati ha quasi raggiunto quota mille".

Di recente, alcune imprese del settore - come Huawei – sono state oggetto, in alcuni Paesi, di forme di boicottaggio con il pretesto della "sicurezza nazionale". L'ambasciatore Li Ruiyu ha affermato che la localizzazione della gestione di Huawei ha portato all'Italia molti vantaggi economici e sociali. L'ambasciatore spera che la parte italiana continui a garantire un giusto ambiente competitivo per gli investimenti e per le operazioni di società tecnologiche cinesi come Huawei.

"La filiale italiana di Huawei è attiva ormai da 15 anni, contribuendo allo sviluppo economico locale. Negli ultimi tre anni, Huawei ha fatto acquisti in Italia per una cifra quasi pari a 600 milioni di euro e ha pagato 180 milioni di euro in tasse. A ciò si aggiunge il fatto che più dell'80% dei suoi dipendenti sono assunti localmente. Huawei e il suo partener italiano stanno conducendo test sulla tecnologia 5G. Il gigante cinese delle telecomunicazioni ha anche svolto cooperazioni con molte città italiane per dar vita a 'città intelligenti'. Penso che questi affari siano in linea con gli interessi italiani, e sono convinto che l'Italia sia in grado di prendere decisioni indipendenti al riguardo, dopo aver attentamente valutato i diversi benefici che Huawei ha dimostrato di poter portare al Belpaese".

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