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Il 15 marzo si è conclusa a Beijing la seconda sessione della 13esima APN, al termine della quale, il premier cinese Li Keqiang ha tenuto una conferenza stampa con i media cinesi e stranieri, affermando che indipendentemente da come cambierà la situazione, la Cina si concentra sulle attuali questioni e tiene conto dello sviluppo a lungo termine, si impegna a mantenere la stabilità economica e la tendenza positiva dell'economia nel lungo periodo.
Nel corso della conferenza stampa, un giornalista della Reuters ha posto la prima domanda al premier, chiedendogli quale sarà la situazione economica della Cina quest'anno.
"L'economia cinese – ha risposto Li Keqiang - si trova ad affrontare una nuova pressione al ribasso; attualmente, la crescita economica in tutto il mondo sta rallentando. Il governo cinese ha leggermente rivisto al ribasso le sue stime sulla velocità della crescita economica aggiustando il margine di crescita. Riusciremo a mantenere all'interno di un intervallo ragionevole l'andamento economico".
Secondo le previsioni del Rapporto di lavoro del governo, per il 2019 è previsto un obbiettivo di crescita del Pil compreso tra il 6% e il 6,5%. Il premier cinese ha affermato che la Cina continuerà a impegnarsi per ridurre ulteriormente i costi e la pressione fiscale, allenterà i limiti sull'accesso al mercato e creerà un ambiente di mercato caratterizzato da concorrenza leale, oltre a stimolare la dinamicità del mercato quale risposta alla pressione al ribasso economico, così da promuovere uno sviluppo di qualità.
"Quest'anno ridurremo le imposte sul valore aggiunto e le aliquote contributive previdenziali delle unità di lavoro, tagliando complessivamente circa 2mila miliardi di imposte e costi. Queste sono misure cruciali per affrontare l'attuale pressione al ribasso dell'economia, e per favorire la parità di trattamento, dato che tutti i tipi di imprese potranno beneficiare dalla riduzione dei costi e della pressione fiscale", ha aggiunto il premier cinese.
Li Keqiang ha rilevato che quest'anno la Cina effettuerà una riduzione ancora maggiore dei costi e della pressione fiscale, il che costituisce un'importante riforma oltre che una decisione significativa. Il governo è infatti chiamato ad arrecare maggiori benefici alle imprese e al popolo cinesi. Rispondendo ai dubbi sulla riduzione della imposte, il premier cinese ha affermato:
"Secondo quanto da noi pianificato, quest'anno le uscite fiscali dovranno rimanere al passo con la crescita del Pil, la spesa per i settori chiave per la vita della gente comune e per le tre 'grandi battaglie' aumenterà. Abbiamo aumentato solo di 0,2 punti percentuali il deficit, il governo dovrà tirare la cinghia riducendo le spese per il bilancio pubblico preventivo e invitando certe istituzioni finanziarie ed imprese gestite direttamente dal governo centrale a girare maggiori utili allo Stato, ritirando i capitali rimasti per lungo tempo inutilizzati".
Nel corso della conferenza stampa, Li Keqiang ha promesso che il governo cinese continuerà ad insistere nella riforma orientata al mercato. Ha sottolineato, inoltre, che la Cina continuerà ad ampliare l'apertura verso l'estero: quest'anno il governo cinese lancerà nuove liste negative e continuerà a rafforzare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
La Legge sugli investimenti esteri approvata lo stesso giorno dall'APN entrerà in vigore il primo gennaio dell'anno prossimo. A questo proposito, Li Keqiang ha rilevato che questa legge è un mezzo legale per attirare e tutelare meglio gli investimenti esteri e per regolare i comportamenti del governo.
"Il nostro governo – ha spiegato Li Keqiang - emanerà una serie di regolamenti e documenti a protezione dei diritti e degli interessi degli investitori stranieri: per esempio, formuleremo un meccanismo di denuncia aperto, trasparente ed efficace. Adotteremo il trattamento nazionale prima dell'accesso al mercato e il sistema della lista negativa, oltre a rafforzare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e revisionare la legge interessata, adottando un meccanismo di risarcimento punitivo per le infrazioni".
Da un po' di tempo a questa parte, gli attriti commerciali fra Cina e Stati Uniti hanno fortemente attirato l'attenzione della comunità internazionale, e quest'anno ricorre il 40esimo anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche fra i due Paesi. Il premier cinese ha affermato che, sebbene negli scorsi 40 anni le relazioni bilaterali abbiano affrontato delle difficoltà, hanno comunque continuato a svilupparsi conseguendo dei risultati fruttuosi. Gli interessi comuni delle due parti sono molto più grandi delle divergenze.
"Da un po' di tempo gli attriti commerciali fra Cina e Stati Uniti hanno conquistato la ribalta, ma le due parti hanno continuato a svolgere consultazioni per risolvere la questione. Speriamo che grazie alle consultazioni sia possibile trovare una soluzione reciprocamente vantaggiosa", ha dichiarato Li Keqiang. "Siamo convinti che i nostri due popoli – ha aggiunto – sono sufficientemente saggi e in grado di controllare e dissipare le contraddizioni e le divergenze".