Italia, lo scienziato Giorgio Picci apprezza il rapporto sul lavoro del governo cinese
  2019-03-09 18:30:00  cri
Il 5 marzo il premier cinese Li Keqiang ha indicato nel suo rapporto sul lavoro del governo che è necessario allargare la cooperazione internazionale in materia di innovazione. Concedendo un'intervista al nostro giornalista, il professore emerito del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova e direttore straniero dell'Istituto Confucio dell'Università di Padova, Giorgio Picci, ha affermato che il settore di ricerca scientifica italiano accoglie con favore le parole di Li Keqiang e che gli Istituti Confucio potranno svolgere un ruolo da piattaforma per gli scambi scientifici tra Italia e Cina.
Secondo Picci l'ambiente per l'innovazione scientifica in alcune università della Cina è paragonabile a quello americano. Durante la seconda sessione della 13esima APN del 5 marzo, il rapporto sul lavoro del governo presentato dal premier cinese Li Keqiang ha menzionato in modo particolare la necessità che la Cina elevi la sua capacità per sostenere il progresso scientifico e tecnologico, allargando la cooperazione internazionale in materia di innovazione. Poiché già diversi anni fa ha collaborato con università cinesi, il Professor Picci si è detto lieto delle parole pronunciate dal premier cinese. Picci ha aggiunto che l'Italia è uno dei paesi occidentali che per primo ha firmato accordi di cooperazione scientifica e tecnologica con la Cina e che tale collaborazione gioca un ruolo molto importante.Picci ha aggiunto che gli Istituti Confucio sono chiamati a svolgere un ruolo di vettore e promotore della cooperazione e degli scambi in materia di innovazione tecnico-scientifica in diversi settori, invece di limitarsi nel settore tradizionale della lingua e della cultura.
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