Durante la prima sessione della XIII Assemblea Popolare Nazionale cinese tenutasi l'anno scorso, il premier Li Keqiang ha presentato a nome del Consiglio di Stato il «Rapporto di lavoro del governo». Nel documento ha elencato 36 indicatori di sviluppo economico e sociale che possono essere quantitativamente misurati. Venerdì primo marzo, il governo cinese ha reso noto che tutti i compiti misurati dagli indicatori quantitativi inseriti nel rapporto di lavoro del governo del 2018 sono stati realizzati. L'anno scorso, a causa delle frequenti frizioni commerciali e dell'aumento della pressione al ribasso sull'economia cinese, non è stato facile portare a casa una pagella così eccellente. Tale risultato ha sorpreso tutti coloro i quali prevedevano risultati deludenti da parte dell'economia cinese.

Nel 2018 l'andamento economico e commerciale della Cina è stato più che positivo, ma c'è ancora chi dubita dei dati sulla crescita cinese. In realtà, basterebbe condurre un'analisi accurata per scoprire che tali dubbi non stanno in piedi.

Nel frattempo, la crescita economica cinese è perfettamente coincisa con le previsioni di vari istituti autorevoli internazionali. Fra questi, vale la pena di ricordare il Fondo Monetario Internazionale, che nel World Economic Outlook del 2018 aveva previsto che la crescita economica cinese si sarebbe attestata al 6,6%. La Banca Mondiale, nel suo China Economic Update, aveva previsto un saldo di crescita pari al 6,5%; mentre l'OCSE aveva previsto nel suo rapporto di ricerca una crescita del 6,7%. Tutte queste previsioni, che sono basate su analisi concrete, sono altamente in linea con i dati ufficiali cinesi.