Lega Araba e Ue, rafforzare la cooperazione per affrontare le sfide
  2019-02-26 19:43:15  cri

Il 25 febbraio si è chiuso a Sharm el-Sheikh in Egitto il primo summit Lega Araba-Ue. Più di 50 leader arabi ed europei, fra cui il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il re dell'Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro britannico Theresa May, il presidente del Consiglio Europeo Donald Franciszek Tusk e il presidente della Commissione dell'Ue Jean Claude Juncker, hanno presenziato al summit. L'importanza dei partecipanti e l'enorme dimensione hanno riflesso che tra le due comunità regionali esistono maggiori consensi che divergenze. Il fatto ha anche riflesso che solo con il rafforzamento del meccanismo di cooperazione multilaterale si possono affrontare le sfide comuni.

La Dichiarazione del summit di Sharm el-Sheikh ci dimostra che i risultati della cooperazione fra le due parti sono maggiori di quanto previsto e i consensi sono maggiori delle divergenze. Secondo la Dichiarazione, le varie parti hanno più o meno raggiunto una stessa posizione sulla migrazione clandestina e i profughi, concordando cioé di seguire il piano d'azione raggiunto nel novembre 2015 durante il Vertice sull'immigrazione a La Valletta, incoraggiando congiuntamente l'immigrazione legale e tutelando i diritti dei profughi, colpendo il traffico di esseri umani e garantendo il rimpatrio e la sistemazione favorevole dei profughi. Le due parti hanno inoltre concordato all'unanimità di adottare concrete misure per colpire i terroristi transfrontalieri e bloccare il flusso di denaro e le assistenze logistiche al terrorismo.

Durante il summit, la Lega Araba ha guadagnato il sostegno dei paesi dell'Ue per l'attenzione prestata alle questioni israelo-palestinese, siriana e libica. L'affermazione dell'Ue sulla salvaguardia della posizione di Gerusalemme ha rassicurato i paesi arabi.

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