Secondo quanto riportato dai media statunitensi, il 18 febbraio, 16 Stati degli Stati Uniti tra cui California e New York hanno avviato una procedura legale presso il Tribunale distrettuale nel nord della California, con cui hanno avanzato l'accusa che la dichiarazione dello "stato d'emergenza nazionale" annunciata dal presidente Trump volta ad aggirare il Congresso e raccogliere più fondi per costruire il muro al confine con il Messico costituisce un'azione illegale.
Il 15 febbraio, il presidente Trump ha firmato un comunicato, in cui ha dichiarato che nei pressi delle frontiere meridionali si è verificata una "crisi di sicurezza e umanitaria" costituente una minaccia per gli "interessi fondamentali di sicurezza nazionale", e di aver annunciato per questo motivo lo "stato d'emergenza nazionale".