Cina: +1,7% l'indice dei prezzi al consumo a gennaio
  2019-02-15 22:07:46  cri

 

Secondo i dati diffusi venerdì 15 febbraio dall'Ufficio Nazionale di Statistica della Repubblica Popolare Cinese, a gennaio l'indice nazionale dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dell'1,7% su base annua, registrando un calo di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Per due mesi consecutivi si è avuto un incremento compreso tra l'1% e il 2%. Si tratta del livello più basso dal febbraio 2018.

La principale ragione per cui il CPI di gennaio non ha registrato un aumento significativo risiede nel fatto che il range di crescita su base annua dei prezzi dei prodotti alimentari è tornato a calare. I dati mostrano che i prezzi alimentari hanno registrato un incremento dell'1,9% a gennaio, con un calo di 0,6 punti percentuali rispetto al mese di dicembre 2018; i prezzi dei beni non alimentari, inoltre, sono aumentati dell'1,7%, lo stesso del mese scorso. Il prezzo della carne suina è diminuito del 3,2%, portando alla riduzione di circa 0,08 punti percentuali del CPI. Secondo le analisi, l'incremento registrato a gennaio su base annua dall'indice dei prezzi al consumo è stato leggermente inferiore alle attese, principalmente a causa della distribuzione della carne di maiale nelle varie regioni e del calo del suo prezzo durante la Festa di Primavera.

Soffermandoci sui prezzi dei beni non alimentari, i tassi di crescita su base annua del CPI relativo a istruzione, cultura, intrattenimento, assicurazione sanitaria, prodotti di uso quotidiano e servizi hanno in tutti questi casi superato il 2%, e sono stati più alti di quelli registrati il mese precedente. Zhang Liqun, ricercatore del Dipartimento di macroeconomia del Centro di ricerca e sviluppo del Consiglio di Stato cinese, ha sottolineato che l'aumento del consumo dei servizi conferma che la tendenza al miglioramento dei consumi sta continuando. Ecco di seguito le sue parole:

"Se guardiamo alla fluttuazione del CPI di questi ultimi due anni, possiamo dire che l'impatto dei prezzi dei beni non alimentari sta diventando sempre più importante, come risulta anche dai fattori che hanno influenzato l'aumento su base annua del CPI di gennaio. La tendenza al miglioramento della struttura dei consumi è ancora in atto, gli esborsi per istruzione, cure mediche, sanità, turismo, cultura e intrattenimento cresceranno ancora più velocemente. Credo che dobbiamo dare importanza alla tendenza al rinnovamento della struttura dei consumi e prestare attenzione allo sviluppo del settore dei servizi e all'aumento dell'offerta correlata. Dobbiamo lavorare con impegno per migliorare l'ambiente di mercato".

Zhang Liqun ritiene che in futuro il CPI tornerà a crescere lievemente, attestandosi al 2% circa. Secondo diversi analisti, ci sono molte possibilità che nella prima metà di quest'anno il tasso di crescita dei prezzi torni a calare anziché ad aumentare. Attualmente, l'aumento dei prezzi mantiene una tendenza al ribasso e, in generale, l'inflazione dovrebbe mantenersi a un livello basso.

I dati mostrano, inoltre, che l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) è aumentato dello 0,1% su base annua, registrando un calo di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. I prezzi dei mezzi di produzione sono prima aumentati e poi diminuiti dello 0,1%. Secondo gli esperti, le politiche di riduzione della capacità produttiva sono entrate in una fase di consolidamento, i prezzi dei mezzi di produzione hanno registrato un calo per la prima volta dall'agosto del 2016, mentre i prezzi di fabbrica dell'industria mineraria e delle materie prime mantengono una tendenza al ribasso. Secondo l'analisi di Zhang Liqun, in futuro, il PPI potrà tornare ad aumentare lievemente.

"La diminuzione del PPI si sta riducendo, ma l'indice sta ancora scendendo. Questa situazione riflette il fatto che la nostra domanda di mezzi di produzione è insufficiente. Per questo, credo che dobbiamo prestare particolare attenzione all'ampliamento della domanda interna. Guardando alla tendenza generale, posso dire che, con l'attuazione dei compiti stabiliti nella riunione di lavoro centrale in materia di economia, la crescita della domanda interna diverrà sempre più stabile, e il PPI tornerà gradualmente ad aumentare, in modo relativamente moderato".

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