Le opportunità offerte dalla cooperazione tra Cina e Italia: intervista esclusiva al direttore de "il Giornale" Alessandro Sallusti
  2019-02-03 17:14:47  cri

Nel 2019 ricorre il 15esimo anniversario dell'istituzione del partenariato strategico tra Italia e Cina. Giorni fa, il direttore del quotidiano "il Giornale" Alessandro Sallusti ha concesso un'intervista esclusiva a un corrispondente di Radio Cina Internazionale, esprimendo le sue opinioni e proponendo le sue analisi su questioni come le relazioni italo-cinesi.

Negli ultimi anni, grazie alla sempre maggiore importanza assunta dalla Cina sullo scacchiere internazionale e al ruolo positivo che ha svolto negli affari internazionali, sempre più occidentali hanno cominciato a prestare attenzione a questo Paese. Secondo il direttore de "il Giornale" Alessandro Sallusti, le classi dirigenti e il mondo imprenditoriale dei vari Paesi possiedono già un livello di conoscenza adeguato sulla Repubblica Popolare, mentre per molti cittadini comuni, la Cina risulta ancora relativamente lontana e sconosciuta.

"E' forse la piu' grande potenza economica del mondo e allo stesso tempo e' un Paese che, rispetto agli occhiali con cui noi occidentali e italiani guardiamo alla storia, ha ancora in se' delle grandi contraddizioni. Come fa un Paese che ancora si professa comunista a essere il Paese che ha dato una spinta al liberismo e alla crescita dell'impresa privata, dell'economia, in maniera cosi' forte? Per cui e' un grande mistero, e come tutti i misteri, incuriosisce. Quindi credo che sia utile un supplemento di conoscenza, perche' la conoscenza poi svela il mistero."
 
Nel 2020 ricorrerà il 50esimo anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche fra Cina e Italia. Alessandro Sallusti ritiene che lo sviluppo delle relazioni tra Stati debba basarsi sul contatto tra i popoli. La sede generale de "il Giornale" si trova a Milano, una delle aree con la più alta concentrazione di cinesi in Europa. Sallusti ha detto che il 90% dei cinesi che vivono a Milano sono rispettati dagli abitanti del posto. Ciò può promuovere più di ogni altra cosa lo sviluppo dei rapporti fra i due Paesi.

"I due popoli sono due popoli che hanno dimostrato di poter stare insieme, di poter lavorare insieme e di poter crescere insieme, sicuramente d'integrarsi nonostante le profonde diversita' culturali, religiose, che ci sono e che devono continuare tranquillamente a esserci. Per quanto riguarda invece il miglioramento delle relazioni sul piano politico, internazionale ed economico, su quello economico credo che la pratica sia avviata e credo che ci sia ancora molto da fare, nel senso che io immagino che fino a poco tempo fa gli imprenditori italiani vedevano la Cina come un'utile opportunita' per fare in Cina piu' o meno quello che facevano qui a dei costi minori. Io credo invece che, parlando con degli imprenditori di recente, tra imprenditori italiani e imprenditori cinesi o il governo cinese, possano nascere partnership per creare qualcosa che ancora non c'e'. Cioe' non per trasferire produzione e guadagnare reciprocamente qualcosa, ma per creare insieme qualcosa di nuovo."

Nonostante non sia mai stato in Cina di persona, il direttore de "il Giornale" ha rivelato che è da tempo che vorrebbe andarci. I suoi amici imprenditori che sono stati nella Repubblica Popolare gli raccontano ogni volta che è come se ci fosse un potere magico nell'aria che spinge le persone a farvi ritorno.

"Io penso che cio' ci sia, mettendo assieme i racconti, le osservazioni e i giudizi di questi amici e conoscenti che sono stati spesso in Cina, e che in Europa stia nascendo anche una specie di "mal di Cina" : penso che una volta che l'hai conosciuta, e' difficile staccarsene, e' difficile non pensare, o per lavoro, o per business, o per fascino culturale di un mondo molto diverso dal nostro, e' difficile staccarsene ed e' difficile non tornare. Quindi non sono mai andato in Cina perche' non vorrei poi ogni mese dover prendere un aereo e tornarci."

La Festa della Primavera è ormai alle porte. In molte parti dell'Italia sono state organizzate manifestazioni per celebrare il nuovo anno cinese. Durante l'intervista, Sallusti ha porto i suoi vivi auguri di buon anno a tutti.

"Tanti auguri di Buon Capodanno! Mi dicono che sara' anche un bell'anno, nel senso che entriamo in un anno che dovrebbe potare, secondo la tradizione, fortuna e bene, di questo sono molto felice. Viceversa, siate un po' meno pigri di me, in Italia siete sempre i benvenuti e questo penso che l'Italia ve lo puo' confermare, vi aspettiamo, vi aspettiamo con la vostra cultura, con le vostre idee, anche con i vostri soldi. Tanti auguri!"

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