Cina, cerimonia nazionale di commemorazione pubblica delle vittime del massacro di Nanchino
  2018-12-13 20:03:04  cri

Quest'anno ricorre l'81esimo anniversario del massacro di Nanchino. La mattina del 13 dicembre, nella città capoluogo della provincia del Jiangsu, si è tenuta la quinta cerimonia nazionale di commemorazione pubblica delle vittime del massacro di Nanchino, a cui hanno preso parte più di 8 mila persone tra cinesi e stranieri. Segue il nostro servizio in merito.

Ottanta anni fa, durante la guerra d'aggressione alla Cina, l'esercito nipponico invase barbaramente Nanjing compiendo un inumano massacro, nel corso del quale furono brutalmente uccisi a sangue freddo 300 mila cinesi, inclusi donne e bambini. Il massacro è diventato un doloroso ed indelebile ricordo per la città e per tutta la nazione cinese.

Nel febbraio 2014, la Cina ha istituito la Giornata nazionale in memoria delle vittime del massacro di Nanchino, che si celebra il 13 dicembre. Oggi, 13 dicembre 2018, si è tenuta la quinta cerimonia di commemorazione pubblica nella piazza antistante il Museo commemorativo.

Prima della cerimonia, diciotto soldati della guardia d'onore dell'Esercito Popolare di Liberazione si sono avvicinati marciando all'altare per la celebrazione posizionandovisi ai lati. Le oltre 8 mila persone presenti, rappresentanti di ogni estrazione sociale, sono rimaste in piedi in segno di rispetto, con appuntato al petto un fiore bianco. All'interno della piazza si è respirata un'atmosfera di grande solennità, con la bandiera nazionale a mezz'asta in tributo alle vittime. Alle dieci, il pubblico ha cantato l'inno nazionale della Repubblica popolare cinese. Terminato l'inno, tutti i presenti sono rimasti in piedi omaggiando in silenzio le vittime del massacro di Nanchino.

Nel corso del minuto di silenzio, per tutta la città di Nanjing è stato diffuso il suono della sirena antiaerea, a cui hanno fatto eco le macchine, i treni e le navi. In quegli attimi, il tempo si è come fermato. Tutte le persone presenti alla celebrazione, così come tutti gli abitanti di Nanjing, hanno interrotto quello che stavano facendo e si sono fermati, ricordando le vittime innocenti uccise durante il massacro.

Dopo il minuto di silenzio, accompagnata dai Canti di commemorazione, la guardia d'onore dell'EPL ha deposto delle corone di fiori sull'altare. In seguito, il membro dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese e vicedirettore del Comitato permanente dell'APN Wang Chen ha dato un discorso, in cui ha indicato che l'organizzazione della cerimonia nazionale di commemorazione pubblica delle vittime del massacro di Nanjing serve a ricordare le vittime e gli eroi cinesi che si sono sacrificati per la vittoria della guerra di resistenza contro l'invasione nipponica, così come tutti i soldati e amici internazionali che si sono sacrificati per il popolo cinese. La celebrazione è anche un modo per proclamare la posizione ferma del popolo cinese nel ricordare correttamente la storia, nel non dimenticare il passato, nel far tesoro della pace e nel guardare al futuro, esprimendo la nobile aspirazione del popolo cinese di continuare a percorrere in maniera irremovibile la strada della pace e dello sviluppo.

"In questo momento solenne, ciò che può consolare i compatrioti vittime e i martiri della resistenza è il fatto che la pace è da sempre un'aspettativa comune e sincera della società umana, che la pace e lo sviluppo sono il leitmotiv della nostra epoca; la guerra è, invece, come uno specchio, che permette alla gente di conoscere meglio il valore della pace. La nazione cinese ama la pace e i cinesi hanno una profonda coscienza del suo valore. Noi continueremo fermamente a percorrere la strada dello sviluppo pacifico, in modo da essere sempre costruttori della pace mondiale, contributori dello sviluppo globale e protettori dell'ordine internazionale".

Dopo il discorso di Wang Chen, 81 giovani rappresentanti di Nanjing hanno letto la Dichiarazione di pace, e 6 rappresentanti dei vari ambiti sociali hanno suonato la "campana della pace" per tre volte. Subito dopo si sono alzate in cielo 3 mila colombe, quale ultimo attimo di commemorazione delle vittime da parte della nazione cinese tutta e come simbolo di infinita speranza di pace.

Focus
Social Media

Riviste
Eventi
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040