La politica di riforma e apertura, una pietra miliare per la causa dei diritti umani cinese
  2018-12-12 19:54:18  cri

 

Mercoledì 12 dicembre l'Ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese ha pubblicato il libro bianco «Sviluppo e progresso della causa dei diritti umani cinese in 40 anni di riforme ed apertura» che ha tirato le conclusioni e mostrato in maniera sistematica, da un punto di vista storico e fattuale, i risultati e le esperienze conseguite dalla Cina nella causa dei diritti umani cinesi negli ultimi 40 anni, da quando cioè è stata avviata la politica di riforma e apertura. Alcuni esperti, in un'intervista concessa ai nostri microfoni, hanno osservato che la politica di riforma e apertura è una vera e propria pietra miliare per la causa dei diritti umani cinese sottolineando come, negli ultimi 40 anni, il popolo cinese abbia sviluppato un sempre maggiore senso di appagamento, felicità e sicurezza, a testimonianza del fatto che la causa dei diritti umani cinese ha compiuto un enorme balzo in avanti.

Oltre alla prefazione, il libro bianco si compone di diverse parti: definire dei principi, che rispettino e garantiscano i diritti umani, per governare il Paese sulla base del diritto; realizzare efficacemente un pieno sviluppo dei diversi diritti umani; migliorare in maniera evidente i diritti di alcuni gruppi specifici di persone; rafforzare completamente la costruzione dello Stato di diritto basato sui diritti umani; impegnarsi nella promozione dello sviluppo comune della causa dei diritti umani dei vari Paesi; partecipare attivamente alla governance globale dei diritti umani; esplorare un percorso di sviluppo che corrisponda alla situazione cinese; e le conclusioni. Chang Jian - consigliere permanente dell'Istituto di ricerca sui diritti umani cinese e direttore del Centro di ricerca sui diritti umani della Nankai University - ritiene che i 40 anni trascorsi dal lancio della politica di riforma e apertura siano stati per la Cina un periodo di crescita rapida della causa dei diritti umani, fornendo una spinta dall'interno che ha favorito la tutela dei diritti umani dei cinesi.

"Il compito principale della riforma e apertura è la creazione di un sistema economico di mercato socialista; la costruzione di un'economia di mercato richiede, però, il riconoscimento di maggiori libertà e diritti individuali. Per realizzare un'economia di mercato è necessario, inoltre, costruire una struttura di prevenzione sociale, garantendo i diritti economici, sociali e culturali delle persone e, allo stesso tempo, si devono garantire maggiori diritti politici ai cittadini, oltre che i diritti di specifici gruppi di persone, in particolare quelli dei gruppi più vulnerabili".

Secondo quanto riferito nel libro bianco, negli ultimi 40 anni, la Cina ha ridotto di 850 milioni il numero di poveri, contribuendo per il 70% alla riduzione della povertà nel mondo. Il reddito pro capite dei cinesi è aumentato dai 200 dollari del 1978 agli 8.690 dollari del 2017. Il documento, presentando un gran numero di dati e fatti, illustra la promozione coordinata della realizzazione dei vari diritti umani, il continuo perfezionamento sistematico della tutela dei diritti di gruppi specifici - come le minoranze etniche, le donne, i bambini e i disabili - e i nuovi progressi ottenuti in termini di innalzamento del livello di protezione legale dei diritti umani.

Il concetto e la pratica dei diritti umani con caratteristiche cinesi stanno ottenendo il riconoscimento di sempre più Paesi. Durante la riunione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, tenuto nello scorso novembre, il rapporto sul terzo turno di deliberazione sui diritti umani in Cina è stato approvato all'unanimità. Oltre 120 Paesi hanno confermato appieno gli enormi risultati conseguiti dalla Cina nella promozione e nella tutela dei diritti umani. Secondo Mao Junxiang, la Cina ha dato un enorme contributo alla causa internazionale dei diritti umani:

"Nel libro bianco sono elencati in modo completo i principali contributi cinesi alla governance internazionale dei diritti umani, a dimostrazione che il Paese è ormai una forza esemplare in ambito globale. Innanzitutto, la Cina salvaguarda fermamente la pace e la sicurezza mondiali, ha proposto le consultazioni e la costruzione congiunta della 'Belt and Road Initiative' per condividere i risultati del proprio sviluppo con il resto della comunità internazionale, il che ne fa una colonna portante della causa internazionale dei diritti umani; in secondo luogo, la Cina ha partecipato attivamente alla formulazione di una serie di importanti documenti internazionali e alla costituzione di meccanismi internazionali inerenti, diventando un motore del normale sviluppo dei diritti umani a livello mondiale; terzo, la Cina ha avanzato idee e posizioni dal ricco contenuto normativo relative alla governance internazionale dei diritti umani, come ad esempio la costituzione di un nuovo modello di rapporti internazionali e di una comunità umana dal futuro condiviso, così da indirizzare la governance globale dei diritti umani verso una direzione più giusta e ragionevole".

Focus
Social Media

Riviste
Eventi
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040