La tutela dei diritti di proprietà intellettuale promuove l'innovazione cinese
  2018-12-11 20:28:59  cri

 

L'11 dicembre l'ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese ha tenuto un incontro con i giornalisti cinesi e stranieri per illustrare lo sviluppo e i cambiamenti avvenuti in Cina in tema di diritti di proprietà intellettuale. Secondo quanto appreso dalla conferenza stampa, la Cina è ormai diventata di fatto un grande Paese della proprietà intellettuale; allo stesso tempo, la tutela della proprietà intellettuale sta svolgendo un ruolo sempre più evidente nella costruzione di un grande Paese innovativo. Segue il nostro servizio in merito:

Dopo 40 anni di riforma e apertura, la Cina è diventata una vera potenza della proprietà intellettuale. Stando ai dati, nel 2017, le domande di brevetti di invenzioni hanno raggiunto quota un milione e 382 mila, occupando il primato mondiale per 7 anni consecutivi; le domande presentate per registrare brevetti internazionali tramite il Trattato di cooperazione in materia di brevetti sono ammontati a 51 mila, salendo al secondo posto della graduatoria mondiale; infine, l'esportazione dei diritti d'uso della proprietà intellettuale si è attestata a quattro mld e 786 mln di dollari, con il margine di crescita maggiore a livello nazionale tra tutti gli scambi di servizi.

Interpellata dalla stampa, la direttrice responsabile della gestione dei brevetti per il gruppo Lenovo, Chen Yuanqing, ha osservato che la proprietà intellettuale sta giocando un ruolo sempre maggiore nella promozione della competizione internazionale delle imprese cinesi. Nel 2012 il produttore di computer cinese ha presentato il primo portatile ruotabile a 360°, il che ha aperto un nuovo capitolo nella storia dei laptop, rivoluzionando il vecchio modo di concepire i computer portatili che tradizionalmente potevano piegarsi solo entro un angolo di 180°. Appena è uscito il nuovo prodotto, in qualche fiera internazionale sono stati subito visti modelli simili prodotti dai competitor di altri Paesi. Ma come si fa a impedire l'imitazione dei propri prodotti?

"Nonostante sia stato lanciato sul mercato nel 2012 – ha risposto Chen Yuanqing - già nel 2005, quando si trattava ancora di un prototipo di laboratorio, abbiamo già iniziato a fare domanda per richiedere la registrazione del brevetto nei luoghi dove distribuiamo i nostri prodotti. Alla fine, avendo in mano i diritti di proprietà intellettuale, abbiamo potuto farli valere con i nostri competitor". "Il risultato – ha spiegato la direttrice di Lenovo - è stato che, dal 2012 al 2014, sul mercato non sono più apparsi prodotti simili, il che significa che grazie ai diritti di proprietà intellettuale abbiamo difeso per due anni il vantaggio comparato ottenuto a livello mondiale con questo prodotto".

Dal 2011 a oggi, il numero di richieste di brevetti per invenzioni accettate dalla Cina è stato ininterrottamente al primo posto a livello mondiale; se non bastasse, nel 2016, ha addirittura superato il totale di quelle accettate da Usa, Giappone, Corea del Sud ed Ue messi insieme. Al contempo, la qualità dei brevetti ha registrato un continuo miglioramento, come ha illustrato Yin Xintian, ex direttore del Dipartimento dei trattati e delle leggi dell'Amministrazione statale della proprietà intellettuale.

"Ovviamente non dobbiamo essere ciecamente ottimisti per il vantaggio quantitativo, perché dobbiamo fare ogni sforzo per elevare la qualità, ossia la componente tecnico-scientifica dei nuovi brevetti", ha spiegato Yin Xintian. "Questo aspetto – ha proseguito - è già all'attenzione dell'Amministrazione. Attualmente, il governo ha varato diversi provvedimenti in merito, al fine di contrastare le 'domande anomale' caratterizzate dall'assenza di contenuto tecnologico e da una produzione grossolana. Sono convinto che con il perfezionamento sistematico, il rapporto tra la quantità e la qualità andrà migliorando".

Da qualche anno a questa parte, grazie al progetto per l'innalzamento della qualità dei brevetti, la Cina ha creato tecnologia di base di cui detiene autonomamente la proprietà intellettuale in settori come quello dell'informazione e delle comunicazioni, dell'aviazione aerospaziale, delle ferrovie ad alta velocità e dell'energia nucleare. In qualità di esperto della proprietà intellettuale aziendale, la direttrice responsabile della gestione dei brevetti per il gruppo Lenovo Chen Yuanqing ci ha detto che nutre grandi speranze per l'avvenire di questo settore in Cina.

"Nel corso del mio lavoro presso la Lenovo – ha dichiarato Chen Yuanqing - ho visto che la Cina ha attuato tutta una serie di misure, come il progetto per innalzare la qualità dei brevetti e gli incentivi per brevetti di alto valore nel settore della tecnologia di base". La manager della Lenovo ha proseguito riferendo che "allo stesso tempo, la Cina ha promosso l'utilizzo di questi brevetti di alto valore o alta qualità nell'innovazione, per portare avanti il trasferimento e la trasformazione della tecnologia. Per le quali, a loro volta sono state attuate relative misure. Risulta ovvio, quindi, che con l'utilizzo di questi brevetti di alto valore e di alta qualità, la proprietà intellettuale svolga un ruolo sempre più importante nel processo di innovazione".

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