I politici del mondo di fronte ai cerchi concentrici del G20
  2018-11-30 20:33:17  cri


Il Vertice G20 di Buenos Aires, che si aperto oggi 30 novembre, è il primo summit del meccanismo che si tiene in un Paese sudamericano. Ospitando per la prima volta il vertice, l'Argentina ha presentato al mondo un emblema molto significativo: non presenta elementi che richiamino direttamente all'Argentina, bensì il disegno è composto da cerchi colorati; quello più esterno consiste di 20 puntini che rappresentano i 20 Paesi membri del G20. Complessivamente sono cento i puntini che formano l'intera immagine, a simboleggiare l'aspettativa per una perfetta riuscita dell'evento. I vari colori richiamano, invece, i diversi temi che saranno trattati durante questo vertice.

L'Argentina ha voluto usare il concetto di design più semplice e diretto possibile, senza rappresentare nessun Paese o città in particolare, per dichiarare ai politici e ai media partecipanti al G20 un chiaro atteggiamento: ritrovandosi nuovamente di fronte al bivio dello sviluppo economico mondiale, i politici devono ritornare a quelle che, quando hanno avviato il meccanismo del vertice, erano le loro motivazioni originarie. Come si può dare fiducia al mondo? La risposta è semplice. Si deve rafforzare il coordinamento politico a livello macro-economico e perseverare nell'apertura e nella cooperazione per lo sviluppo comune. Per farlo ci si dovrà servire, senza dubbio, della piattaforma più importante per la cooperazione economica globale, ossia il G20.

A proposito dei 6 temi principali di questo vertice, "l'economia mondiale", "il commercio e gli investimenti", "l'economia digitale", "lo sviluppo sostenibile", "le infrastrutture" e "i cambiamenti climatici" non sono dei temi nuovi al G20. Tuttavia, sin dall'inizio di quest'anno, il ritorno del protezionismo e la sottovalutazione del sistema del commercio multilaterale hanno senza dubbio dato a questi temi una nuova missione e un nuovo significato: in che modo i politici possono inviare un chiaro segnale di tutelare il multilateralismo, sostenere il libero commercio e promuovere la comunità internazionale affinché si costruisca un'economia mondiale aperta?

Recentemente, sono continuati ad arrivare da ogni parte messaggi d'allarme. Il FMI ha abbassato, per la prima volta dal luglio del 2016, di 0,2 punti percentuali la previsione sulla crescita economica mondiale di quest'anno e dell'anno prossimo, portandola al 3,7%. È evidente che gli effetti negativi della guerra commerciale, le difficoltà dei mercati emergenti e la depressione economica nella zona euro sono tutti fattori che rendono deboli le previsioni attuali per l'economia mondiale. La Germania, la più grande economia europea, ha visto una contrazione economica dello 0,2% nel terzo trimestre di quest'anno, la quale potrebbe essere un presagio, secondo molti economisti, della fine del quinquennio di crescita economica nell'eurozona.

Come si contiene la tendenza della recessione economica mondiale? Christine Lagarde, direttrice del FMI, spera che i leader del G20 possano ritrovare lo spirito di cooperazione durante il vertice di Buenos Aires ed evitare la costruzione di barriere commerciali, ponendo fine all'aumento delle tariffe che si è registrato negli ultimi anni. Lagarde ritiene che i leader politici abbiano ora un'opportunità unica per migliorare il sistema commerciale globale. Quest'opinione è sostenuta da un rapporto di ricerca del FMI, secondo il quale la liberalizzazione dei servizi e del commercio promuoverà la crescita di 0,5 punti percentuali dell'economia del G20.

Mercoledì 28 novembre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il commercio internazionale libero e imparziale è il principale fattore necessario per garantire la crescita economica globale. Chi non vorrebbe che un tale consenso fosse più forte al vertice di Buenos Aires e che venisse messo in pratica?

In questi giorni, il popolo argentino ha particolari aspettative nei confronti della Cina. Gli argentini sperano infatti che il presidente Xi Jinping, partecipando al vertice ed effettuando una visita di Stato nel loro Paese, possa contribuire con la saggenza cinese a risolvere le difficoltà dell'economia mondiale e promuovere l'ampliamento della cooperazione pragmatica tra Argentina e Cina in vari settori.

"L'impegno di una persona è come un'addizione; quello di un gruppo, però, è come una moltiplicazione". Durante il Vertice del G20 di Amburgo dell'anno scorso, Xi Jinping ha citato questo proverbio tedesco per sottolineare che la cosa più preziosa del G20 è lo spirito di partnership. Attualmente l'economia mondiale si trova di nuovo ad un crocevia, e solo cooperando i politici potranno realizzare lo sviluppo e il win-win.

La città di Ushuaia, nel Sud dell'Argentina, è conosciuta anche come "la città più meridionale del mondo" e come la "fine del mondo". E proprio nel Paese in cui si trova la "fine del mondo" si tiene il vertice dei leader del G20. La speranza è che, trovandosi di fronte ai cerchi concentrici composti da cento puntini colorati, i politici non dimentichino lo spirito di partnership del G20, che è contraddistinto dalla cooperazione e dallo sviluppo comune.

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