Asia orientale: salvaguardare la pace e la stabilità della regione, promuovendo uno sviluppo florido
  2018-11-16 22:18:12  cri

 

Nel corso del Summit dell'ASEAN e di una serie di vertici sulla cooperazione in Asia orientale che si sono svolti a Singapore, i vari leader hanno raggiunto un'intesa sulla salvaguardia del multilateralismo e del libero scambio, di fronte alla crescente tendenza all'unilateralismo e al protezionismo. I Paesi dell'Asia orientale lavorano con impegno per promuovere la cooperazione regionale. La collaborazione fra Cina e ASEAN continua a svilupparsi a un ritmo stabile, mentre quella fra Cina, Giappone e Corea del Sud è stata fatta ripartire. I negoziati sull'Accordo di partenariato economico globale regionale (RCEP) e le consultazioni sul "Codice di condotta nel Mar Cinese Meridionale" offrono inoltre una visione chiara. I vari partecipanti ritengono che questa serie di riunioni, incentrate sullo "sviluppo economico" e sulla "sicurezza politica", abbiano giocato un importante ruolo nella promozione della salvaguardia della pace e della stabilità in Asia orientale e nella promozione dello sviluppo vigoroso di questa regione.

In veste di importante "forza motrice economica" con una trazione a due ruote, i negoziati sul RCEP, il maggiore accordo di libero scambio nella regione dell'Asia orientale, hanno ricevuto molta attenzione. Questi negoziati, avviati dai dieci Paesi membri dell'ASEAN, coinvolgono quasi la metà della popolazione mondiale e circa un terzo del volume del commercio globale, rivestendo un importante significato per la salvaguardia del sistema di libero scambio con l'OMC al suo centro e della globalizzazione economica. A causa di diversi fattori, come ad esempio le diseguaglianze riscontrabili nei livelli di sviluppo economico di questi Paesi, i negoziati sono stati rinviati per diverso tempo. Nel 2018, però, il mondo si è trovato a dover affrontare una crescente tendenza al protezionismo, il che ha portato i negoziati in una "corsia a scorrimento veloce". Al momento, le negoziazioni sono state completate per oltre l'80%, entrando così nella fase finale. La Cina ha lanciato un appello affinché le varie parti presentino le decisioni politiche, concludendo quanto prima i negoziati.

Per rafforzare la fiducia tra i vari soggetti coinvolti, la Cina ha chiarito la sua posizione, dichiarando che intende discutere con tutte le parti della costituzione di una comunità economica dell'Asia orientale e del percorso di avanzamento, rafforzare ulteriormente la cooperazione in ambito finanziario, innalzare l'efficacia e l'applicabilità dell'Accordo di multilateralizzazione dell'Iniziativa di Chiang Mai (CMIM), e approfondire la cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione e degli scambi giovanili. Nella comunità economica dell'Asia orientale, la costruzione della zona di libero scambio fra Cina, Giappone e Corea del Sud rappresenterà un progetto importante. I dati mostrano che il volume totale dell'import-export di Cina, Giappone e Corea del Sud relativo al 2017 ha rappresentato quasi il 20% del volume commerciale globale. Nel contesto della crescente tendenza al protezionismo e dell'ondata contro la globalizzazione, la cooperazione fra Cina, Giappone e Corea del Sud fornisce un importante esempio per la cooperazione fra i Paesi asiatici. Quest'anno, il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha effettuato una visita ufficiale in Cina con sette anni di distanza dall'ultima compiuta da un premier nipponico. Le relazioni sino-giapponesi hanno continuato a presentarsi generalmente stabili e con una buona tendenza al miglioramento. La "cooperazione nei mercati terzi" è diventata un nuovo punto di crescita della cooperazione economica tra Cina e Giappone. Alla fine dell'anno scorso, inoltre, il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha effettuato una visita in Cina. Le relazioni fra i due Paesi sono migliorate, continuando a progredire. Lo sviluppo economico di Cina, Giappone e Corea del Sud è ai primi posti a livello globale, i tre Paesi devono sfruttare le superiorità delle tre parti. Nel corso della riunione "10+3", la Cina ha suggerito di aprire attraverso il "modello Cina, Giappone, Corea del Sud + X" un quarto mercato, se non addirittura un mercato multipartitico, insieme ai Paesi membri dell'ASEAN, con l'obiettivo di spingere e promuovere lo sviluppo migliore e più rapido di questa regione.

Un ambiente sicuro e stabile è la premessa per uno sviluppo florido di una regione. Grazie agli sforzi compiuti dalla Cina e dai Paesi membri dell'ASEAN, la situazione nel Mar Cinese Meridionale si è stabilizzata; la Cina e i Paesi membri dell'ASEAN hanno messo in atto sotto tutti i profili e in modo efficace la Dichiarazione sul "Codice di Condotta nel Mar Cinese Meridionale", e hanno promosso attivamente la cooperazione pragmatica in campo marittimo; inoltre, sono state raggiunte intese e conseguiti progressi per quanto riguarda le consultazioni sul "Codice" appena menzionato. Nel corso della riunione 10+1 fra Cina e ASEAN, il premier cinese Li Keqiang ha espresso per la prima volta la speranza di concludere congiuntamente entro i prossimi tre anni le consultazioni su questo "Codice di Condotta". Ciò dimostra pienamente la sincerità, la determinazione e la fiducia del nostro Paese verso la salvaguardia congiunta con i paesi membri dell'ASEAN della pace e della stabilità nel Mar Cinese Meridionale.

Attualmente, gli interessi di tutti i Paesi sono integrati gli uni negli altri, soltanto perseguendo il multilateralismo potranno essere affrontate in modo efficace le crisi e le sfide; soltanto insistendo sul libero scambio, potranno essere promossi lo sviluppo e la prosperità; soltanto persistendo nell'integrazione economica regionale, i paesi dell'Asia orientale potranno mantenere lo status di principale forza motrice dell'economia mondiale. Soltanto attraverso la "trazione a due ruote" dello sviluppo economico e della cooperazione in materia di sicurezza politica, potranno essere salvaguardate la stabilità della situazione e la vitalità della crescita in Asia orientale.

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