Nell'ultimo anno e mezzo, le politiche adottate dall'Australia nei confronti della Cina hanno dimostrato forte ostilità, danneggiando seriamente il consenso politico e popolare circa la cooperazione amichevole tra i due Paesi. L'Australia, "pioniere dell'anti-Cina", ha compromesso le relazioni bilaterali con Beijing. È per questo motivo che all'inizio di quest'anno alcuni funzionari del governo e dirigenti d'azienda australiani hanno subito un ritardo nel rilascio dei visti per la Repubblica Popolare. "Il gruppo australiano che si occupa della politica estera si è trovato a dover affrontare crescenti pressioni di natura commerciale".
Se l'Australia guarda alle relazioni con la Cina solo dalla prospettiva della sicurezza, e non da quella della diplomazia, è facile che emergano dubbi e ansie, con ripercussioni sulla corretta cognizione delle relazioni con Beijing. La politica estera della Repubblica Popolare ha sempre posto l'accento sui seguenti principi: "non interferire negli affari interni degli altri Paesi", perseguire l'uguaglianza e il beneficio reciproco.
Un caso tipico è quello che si manifesta nei rapporti tra la Cina, l'Australia e i Paesi insulari del Pacifico meridionale. Se la parte australiana aderisce a una "mentalità da guerra fredda" e a un "gioco a somma zero", considerando la regione del Pacifico meridionale come la sua "terra" e sfera di influenza, è naturale che sorgano dubbi sugli investimenti della Cina nei Paesi insulari di quell'area; al contrario, se si guarda dalla prospettiva di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, quest'ultima fornisce opportunità di cooperazione sia alla Repubblica Popolare che all'Australia. La Cina, l'Australia e gli altri Paesi della regione possono collaborare su progetti di assistenza e sviluppo, in modo che tutti i soggetti coinvolti ne traggano beneficio. Come ha dichiarato il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese Wang Yi, la cooperazione nelle isole del Pacifico potrebbe costituire un nuovo ambito di cooperazione potenziale tra Cina e Australia.
Il premier australiano Scott Morrison ha affermato che lo sviluppo cinese è "un'opportunità piuttosto che una minaccia" e intende promuovere insieme alla parte cinese il partenariato strategico globale. Ci si auspica che tutto ciò non sia un "espediente" elettorale, ma una forza trainante a lungo termine che faccia sviluppare realmente le relazioni bilaterali.