Paesi Asia-Pacifico, impegno per il raggiungimento dell'accordo di libero scambio su maggiore scala a livello globale entro l'anno prossimo
  2018-11-15 20:13:34  cri


Un anno fa, i leader dei dieci paesi membri dell'ASEAN, di Cina, Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e India hanno tenuto a Manila la prima riunione dei vertici sull'Accordo della Partnership Economica Comprensiva Regionale (RCEP) ed hanno pronunciato una dichiarazione congiunta. Un anno dopo, durante la seconda edizione della riunione tenuta questa settimana a Singapore, i leader dei 16 Paesi hanno concordato sul fatto che i negoziati sul RCEP abbiano conseguito progressi sostanziali e che questo stia per entrare nella fase finale. Le parti coinvolte hanno affermato di impegnarsi per concludere i negoziati entro il 2019, il che significa che l'accordo di libero scambio su maggiore scala a livello globale sarà raggiunto entro l'anno prossimo dai paesi dell'Asia-Pacifico.

Il premier cinese Li Keqiang ha affermato che grazie alla guida dell'ASEAN e alla promozione di Singapore, Paese presidente di turno dell'ASEAN, nell'arco dello scorso anno, i negoziati sul RCEP hanno conseguito progressi sostanziali, e quest'anno il grado di completamento dei negoziati è aumentato velocemente, di circa l'80% rispetto a meno del 50% dello scorso anno.

I significativi progressi dei negoziati sono stati duramente conquistati. Nel corso della 21esima edizione del Summit dell'ASEAN tenuto nel novembre del 2012, i leader partecipanti hanno firmato l'accordo quadro del RCEP, dando ufficialmente inizio ai negoziati. Negli scorsi 6 anni, le parti coinvolte hanno rimandato più di una volta il calendario dei negoziati, eliminando al contempo gradualmente le disuguaglianze tra loro e rafforzando così la fiducia verso il mercato aperto e la riduzione dei dazi doganali.

Parlando obiettivamente, il livello di sviluppo economico e il grado di apertura dei membri del RCEP non sono equilibrati, vi sono fra di essi sia economie sviluppate come Giappone e Australia, sia paesi in via di sviluppo, e per raggiungere il consenso é dunque necessario un certo periodo di tempo.

Dato che le parti interessate si trovano in diverse fasi di sviluppo, i leader presenti alla riunione hanno avanzato richieste razionali, ovvero che il RCEP dimostri flessibilità e garantisca completezza, equilibrio, alti livello e qualità, permettendo a tutti i paesi di trarne beneficio e realizzando il mutuo vantaggio e beneficio reciproco.

Nel corso della riunione, i leader di tutti i paesi hanno acconsentito a svolgere i negoziati finali sul RCEP nel 2019, decisione presa in considerazione di concreti fattori politici. Per evitare che l'accordo diventi un argomento elettorale e susciti polemiche, i leader hanno determinato di svolgere i negoziati nel 2019, decisione molto assennata che riflette le aspettative e visione comuni.

Con sullo sfondo la sempre crescente tendenza all'unilateralismo e al protezionismo, e l'ondata contro la globalizzazione, i negoziati sul RCEP rivestono un importante significato.

In primo luogo, il RCEP apporterà benefici a circa 3,5 miliardi di persone della regione, ovvero il 50% della popolazione totale mondiale. Il raggiungimento di questo accordo darà forma a una zona di libero scambio su maggiore scala a livello globale, dal Pil pari a 22,5mila miliardi di dollari

I leader di tutti i paesi ritengono che i negoziati finali del RCEP favoriscano l'aumento della fiducia e l'aspettativa positiva dei vari settori, e promuovano fortemente la crescita economica regionale e la globalizzazione economica.

In secondo luogo, il RCEP ha dimostrato con fermezza la volontà dei paesi in via di sviluppo. Secondo un articolo di analisi della Brookings Institution, il RCEP costituisce un accordo più che mai ambizioso guidato principalmente dai paesi in via di sviluppo. Si tratta del primo accordo di libero commercio fra Cina, India, Giappone e Corea del Sud basato sulle norme dell'OMC, e dimostrerà il ruolo di leadership dell'Asia nel commercio internazionale.

In terzo luogo, il RCEP mostrerà il contributo all'economia globale da parte di un'Asia unita. Se i paesi asiatici si uniscono insieme per salvaguardare e promuovere il multilateralismo e il libero commercio, spingeranno enormemente lo sviluppo economico globale.

A causa della preoccupazione della prevalenza del protezionismo degli Stati Uniti, le economie asiatiche hanno più motivo e propensione per promuovere quanto prima lo svolgimento dei negoziati finali del RCEP. È possibile che i negoziati si concludano ed entrino in vigore entro il 2019.

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