Bologna: aperto il 5° Forum europeo sulla via cinese
  2018-10-15 16:00:22  cri

Il 14 ottobre, ora locale, a Bologna, si è tenuto il 5° Forum europeo sulla via cinese (Italia), durante il quale gli esperti cinesi ed italiani hanno scambiato le vedute sui vari temi come i punti chiave del 19° Congresso Nazionale del PCC, le opportunità e le sfide della cooperazione sino-europea sotto "Una Cintura, una via", i nuovi canali dello scambio culturale tra Cina ed Europa, e il rapporto tra la Comunità dal futuro condiviso dell'umanità e lo sviluppo europeo, ecc.

Il forum è organizzato dall'Accademia delle Scienze sociali cinese e dall'Associazione politica e culturale su Marx del XXI secolo, sotto il tema "Il programma della Cina per la nuova era e lo sviluppo europeo". In merito, il coordinatore all'estero del Partito comunista italiano, Francesco Maringiò, ha studiato profondamente il rapporto rilasciato dal 19° Congresso nazionale del PCC. Lui ha affermato:

"Il Congresso è stato molto importante. Dal mio punto di vista, segna l'inizio di una nuova fase della storia della Cina e della storia della politica cinese. C'è un punto invece che ha una forte valenza universale, e cioè quando il presidente Xi Jinping ha sottolineato molte volte durante la relazione che l'obiettivo principale è la felicità dei cittadini e la felicità dell'uomo. Questo socialismo cinese oggi ha una possibilità di essere compreso e di essere ascoltato anche nell'occidente"

Quest'anno ricorre il 40° anniversario della Riforma e l'Apertura cinese, e sin dalla 3° Sessione plenaria del 11° Comitato centrale del PCC avvenuta nel 1978, la Cina si impegna con gli sforzi nell'esplorazione di una via di sviluppo adeguata al proprio paese, e ha ottenuto i risultati evidenti nel mondo. Attualmente la comunità internazionale sta di fronte ai fattori instabili come anti-globalizzazione, protezionismo ed unilateralismo e soffre le loro minacce, in questo caso, la Cina mantiene fermamente l'economia aperta e il sistema del commercio multilaterale, fornendo il programma cinese per lo sviluppo dell'umanità. In merito, il professore dell'Università di Bologna e presidente della Fondazione Antonio Gramsci di Emilia Romagna, Carlo Galli, ha affermato che per lo sviluppo comune la Cina, l'Europa e l'Italia hanno bisogno di condividere le idee e i pensieri.

"Ci dice quel titolo del convegno che siamo davanti anche ad una interpretazione delle relazioni internazionali come ordinata espansione di un benessere che da alcuni centri propulsivi, tra i quali indubbiamente c'è la Repubblica Popolare Cinese, si estende ad aree sempre più vaste, superando tentazioni egemoniche, colonialismi formali e informali, unilateralismi e conflittualità vecchie e nuove. Lo sviluppo di un progresso collettivo richiede anche pensiero, elaborazione, riflessione realistica e spregiudicata e infatti, da questo punto di vista, la via cinese alla politica interna e internazionale ha in sé qualcosa alla quale una fondazione, come la fondazione Gramsci che ho onore di presiedere, dà grande rilievo."

Il giorno stesso, gli studiosi partecipati al forum hanno anche pronunciato dei discorsi e hanno risposto alle domande sui vari temi, tra cui le relazioni complesse tra l'Ue e "Una Cintura, una via", il consolidamento della comprensione transculturale tra Ue e Cina, il ruolo e la missione del Partito Comunista cinese nella Comunità dal futuro condiviso dell'umanità, ecc.

Il forum è tenuto per 5 anni consecutivi in Italia e negli altri Paesi europei, e negli ultimi 5 anni, per quanto riguarda il tema sulla "via cinese", gli studiosi provenienti da varie università e da vari istituti di ricerca cinesi hanno interpretato in modo accademico la via cinese, il sistema cinese e l'immagine cinese da diversi aspetti, dando i propri contributi allo scambio ideologico e culturale tra Cina ed Europa.

 

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