Il 10 ottobre, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang ha risposto all'esternazione del vice presidente Usa sulla cosiddetta "ricostruzione" della Cina. Lu Kang ha affermato che attribuire i risultati dello sviluppo cinese agli Usa è fuori dalla realtà e privo di base logica. Secondo il portavoce non è possibile pensare che la crescita cinese sia dovuta essenzialmente alle elemosine e alle offerte degli altri, considerato che nessun Paese dispone della forza necessaria per "ricostruire" la Cina.

Lu Kang ha sostanzialmente affermato che nel proprio processo di sviluppo ogni Paese deve essere capace di reggersi sulle proprie gambe e che gli enormi successi ottenuti finora dalla Cina sono da attribuire alla giusta guida PCC che ha condotto il Paese sulla strada del socialismo con caratteristiche cinesi, all'aver messo in atto senza tentennamenti e rafforzato le politiche dirette a riforma e apertura, e in ultimo alla diligenza e all'intelligenza di tutto il popolo cinese.

Il portavoce ha poi detto che il disavanzo commerciale americano nei confronti della Cina è il risultato di effetti congiunti provocati da una serie di fattori oggettivi e che gli Usa hanno ottenuto enormi vantaggi dalla cooperazione economica e commerciale con la Cina. Lu Kang ha concluso dicendo che, secondo un rapporto pubblicato a giugno scorso da Deutsche Bank, sono in realtà gli Usa ad aver ottenuto più netti benefici negli scambi con la Cina.