Il 25 settembre, il portavoce del ministero della Difesa della Cina, Ren Guoqiang, ha risposto alla domanda di un giornalista sulla questione della vendita di armi Usa a Taiwan. In accordo a quanto dichiarato dal portavoce, il 25 settembre il governo degli Stati Uniti ha informato il Congresso della decisione di vendere armi a Taiwan per un totale di circa 330 milioni di dollari. A tal proposito l'esercito cinese ha espresso forte insoddisfazione e risoluta opposizione, presentando severe rimostranze agli Usa.

Ren Guoqiang ha affermato che Taiwan è parte della Cina, che il principio di una sola Cina è la base politica per le relazioni sino-americane e ha mostrato forte opposizione per questa ultima decisione del governo Usa. Il portavoce ha aggiunto che quest'azione degli Stati Uniti viola apertamente il principio di una sola Cina e dei tre comunicati congiunti sino-statunitensi, che costituisce un'interferenza negli affari interni della Cina, ne danneggia la sovranità e la sicurezza e incrina le relazioni sino-americane insieme alla pace e alla stabilità dello Stretto di Taiwan. Il portavoce ha poi aggiunto che la determinazione dell'esercito cinese nella salvaguardia della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale è incrollabile.

Ren Guoqiang ha infine esortato gli Stati Uniti a sospendere immediatamente il nuovo piano di vendita di armi ed ogni legame militare con Taiwan poiché solo in questo modo sarà possibile evitare ulteriori danni alle relazioni tra Cina e Usa, e assicurare la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan.