L'ufficio del rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti sta tenendo un'udienza di 6 giorni in merito ai dazi da imporre sui 200 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina, che ha attirato l'attenzione di tutte le parti in causa. Secondo quanto riportato dalla stampa, le imprese americane hanno via via espresso preoccupazioni sull'imposizione dei dazi, chiedendo l'immunità.

Sul Washington Post del 21 agosto è stato pubblicato un articolo, in cui si dice che durante l'udienza, i produttori di articoli sportivi, candele, scarpe e semiconduttori hanno chiesto di escludere le materie prime necessarie dalla prossima lista dei dazi. Sono stati presentati oltre 1.300 feedback aperti, di cui la maggior parte si lamenta per l'imposizione dei dazi.

Bloomberg ha riportato che secondo il sondaggio della National Association for Business Economics degli Stati Uniti, il 91% degli indagati ritiene che le minacce degli attuali e dei prossimi dazi avranno un impatto negativo sull'economia americana.

La Dell – nota multinazionale statunitense di personal computer e sistemi informatici - ha scritto nelle sue testimonianze aperte che l'azienda è preoccupata per il piano dell'ufficio del rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti di imporre dazi su un più ampio numero di prodotti tecnologici e accessori importati.