Continuo aumento della soglia d'investimenti esteri: gli USA stanno diventando "L'uomo nell'astuccio"
  2018-08-15 21:15:22  cri

Oltre un centennio fa, lo scrittore russo Anton Chekhov creò il personaggio di Byelikov del romanzo "L'uomo nell'astuccio", conformista, contrario allo sviluppo sociale e in opposizione alle tendenze storiche. Sono passati oltre cento anni, e sembra che un simile "uomo nell'astuccio" stia oggi vagando nel paese più potente al mondo.

Gli Stati Uniti hanno di recente promulgato la Legge sulla riforma della revisione della sicurezza nazionale finanziata dall'estero. Questa costituisce la prima legge di rinnovamento e rafforzamento degli ultimi dieci anni della Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS), con cui viene apportato un esame più rigoroso dell'ingresso d'investimenti esteri negli Stati Uniti.

Da molti anni, un motivo assoluto per la limitazione agli investimenti esteri da parte degli Stati Uniti è consistito nella "salvaguardia della sicurezza nazionale". Tuttavia, il mondo esterno si é generalmente interrogato sull'oscurità della definizione di "sicurezza nazionale" da parte degli Stati Uniti, e sussiste il sospetto di un abuso.

Gli analisti hanno sottolineato che la limitazione agli investimenti esteri da parte degli Stati Uniti a breve termine potrebbe arrecare danni alle opportunità di sviluppo delle imprese statunitensi e ridurre l'occupazione degli statunitensi; aa lungo termine, potrebbe apportare profonde influenze allo sviluppo industriale e all'innovazione scientifico-tecnologica degli Stati Uniti.

Secondo il Rapporto di delibera annuale del 2015 pubblicato dalla CFIUS nel settembre del 2017, sebbene la sua quota di afflusso di capitali esteri negli Stati Uniti non abbia raggiunto lo 0,2%, la Cina è tuttavia rimasta per quattro anni consecutivi il Paese con più casi di riesame sulla sicurezza nazionale da parte della CFIUS.

Ad aprile di quest'anno, secondo il rapporto sugli investimenti rilasciato congiuntamente dal New York Rhodium Group e dal National Committee on United States-China Relations(NCUSCR), la quantità di investimenti cinesi negli Stati Uniti completata nel 2017 è stata di 29 miliardi di dollari, con una diminuzione del 35% rispetto al 2016. A giugno, il rapporto del Rhodium Group ha riferito che nei primi cinque mesi di quest'anno, le fusioni e acquisizioni e gli investimenti diretti cinesi negli Stati Uniti sono stati di soli 1,8 miliardi di dollari, con una riduzione del 92% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il valore più basso degli ultimi sette anni, dovuto principalmente al restringimento della revisione sulla sicurezza degli investimenti cinesi negli Stati Uniti, e al fatto che il governo statunitense abbia minacciato di includere ulteriori restrizioni agli investimenti come parte della sua indagine 301 sulla Cina.

I politici americani dovrebbero riconoscere il fatto che l'accesso alla tecnologia avanzata è una normale domanda di mercato per le aziende. Le imprese multinazionali statunitensi ottengono i loro vantaggi tecnologici acquistando brevetti a livello globale. Nel 2011 a esempio, Google ha pagato 12,5 miliardi di dollari a Motorola per le 17000 tecnologie brevettata da quest'ultima. È insostenibile per gli Stati Uniti impedire alle compagnie cinesi di investire nel loro territorio, adducendo come motivo il danno da loro arrecato alla sicurezza nazionale.

Allo stesso tempo, la Cina continua ad aumentare la sua apertura all'esterno tramite azioni pratiche. A luglio sono entrate in vigore le Special Management Measures (Negative List) for the Access of Foreign Investment (2018), che hanno ridotto di 15 clausole le misure restrittive agli investimenti esteri rispetto all 2017.

Secondo i dati del ministero del Commercio cinese, nella prima metà di quest'anno, la Cina ha stabilito 29.591 nuove imprese straniere, con un incremento del 96,6% rispetto all'anno scorso. L'utilizzo effettivo di capitali esteri è stato di 68,32 miliardi di dollari USA, con un aumento dell'1,1% rispetto all'anno precedente. Secondo i dati diffusi dall'U.S. Bureau of Economic Analysis (BEA), gli investimenti netti esteri diretti negli Stati Uniti sono scesi a 51,3 miliardi di dollari nel primo trimestre di quest'anno, una riduzione del 37% rispetto allo stesso periodo del 2017 e una riduzione del 65% rispetto al 2016.

Il governo degli Stati Uniti continua a innalzare le condizioni degli investimenti esteri sulla base della "sicurezza nazionale". In realtà, sono questo isolazionismo e mentalità da Guerra Fredda il più grande nemico a minacciare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

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