Mercoledì 8 agosto, i media statunitensi hanno riferito che, data la mancanza d'intenzione del governo statunitense di fermare la guerra tariffaria, il numero di PMI statunitensi che intendono chiudere le fabbriche, licenziando i dipendenti, abbandonando i nuovi piani di sviluppo o aumentando i prezzi di vendita è in continuo aumento.

L'8 agosto, l'USA Today ha reso noto che l'obiettivo finale del governo americano è quello di consentire ad altri paesi di abbassare le tariffe sulle esportazioni americane, migliorando il mercato d'esportazione degli Stati Uniti. Alcune ritengono che questo piano funzionerà in considerazione della forte economia e del basso tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, ma mentre gli attriti commerciali continuano, le compagnie americane devono sopportare il colpo delle tariffe.

Il capo economista di Moody's, Mark Zandi, ha affermato che se la guerra commerciale continuerà a degenerare, causerà più danni e ad un certo punto, indebolirà l'economia positiva, causando un'alta disoccupazione e portando probabilmente a una recessione economica.

L'8 agosto, The Wall Street Journal ha riportato che le misure tariffarie del governo degli Stati Uniti hanno causato difficoltà alle piccole imprese del Paese. Il sondaggio mensile su oltre 750 piccole aziende da parte di The Wall Street Journal dimostra che l'ottimismo di queste piccole aziende, che a luglio era aumentato, è sceso al livello più basso dalle elezioni presidenziali del 2016.