L'8 agosto i giornalisti della delegazione che partecipa all'iniziativa "Sul Fiume Azzurro", hanno fatto visita al laboratorio della Efort Intelligent Equipment, dove hanno potuto verificare con i loro occhi le capacità straordinarie di diversi robot industriali, rimanendo molto colpiti dalla dimostrazione.
Efort Intelligent Equipment, uno dei maggiori produttori di robot industriali della Cina, ha la propria sede generale a Wuhu, nella provincia dello Anhui, e possiede 13 filiali sparse in tutto il mondo. L'azienda dà lavoro a oltre 800 dipendenti, di cui oltre 300 – 100 dei quali stranieri – si occupano di ricerca e sviluppo. Dal 2014 al 2017, il marchio di proprietà dell'azienda si è piazzato al primo posto nel paese per quattro anni consecutivi in termini di volume di vendite di robot industriali; nel 2017 il numero di consegne di robot industriali a sei assi ha superato le 3.200 unità e il valore di produzione, nel 2018, supererà i due miliardi di yuan.
Secondo Xiao Yongqiang, vicecapo ingegnere di Efort, i robot attualmente prodotti dall'azienda sono principalmente pensati per applicazioni industriali e suddivisi in quattro categorie: quelli con ridotta capacità di carico, media capacità di carico, grande capacità di carico e quelli per la verniciatura. I robot a ridotta capacità di carico sono utilizzati principalmente nell'industria elettronica e nell'industria meccanica di precisione; i robot che rientrano nella categoria della capacità di carico media, hanno una capacità di carico che va dai 6 ai 20 kg, e sono principalmente usati per sostituire alcuni processi manuali di lavorazione del metallo o per la verniciatura di piccole parti; i robot con grande capacità di carico sono, invece, in grado di sollevare pesi superiori a 50 kg e sono impiegati per lavori pesanti e ripetitivi, come la movimentazione e la pallettizzazione, oltre che per la lucidatura di pezzi di grandi dimensioni.
Secondo Xiao Yongqiang, l'industria manifatturiera in futuro affronterà inevitabilmente il problema della manodopera insufficiente, in particolare per quel che concerne la carenza di tecnici nelle fasi chiave della lavorazione. L'utilizzo dei robot può risolvere il problema dei processi di produzione tradizionali che si basano sulle persone e, in particolare, su tecnici esperti. L'intelligenza artificiale permette infatti di digitalizzare questa esperienza e di caricarla sul cloud, trasformando così la modalità di produzione dell'industria tradizionale.
Attualmente, l'azienda fa affidamento su due strategie di sviluppo che procedono parallelamente: la "innovazione indipendente" e le "fusioni e acquisizioni all'estero". Ciò è finalizzato a creare un ecosistema sostenibile attorno ai robot industriali, tramite l'istituzione di un sistema indipendente di sviluppo, produzione e vendita. Efort ha acquisito l'azienda italiana di robot per verniciatura CMA, l'integratore di sistemi di robot industriali generali EVOLUT, il produttore di sistemi di controllo robot ROBOX, l'integratore di sistemi di robot per il settore automobilistico e aerospaziale WFC Group.
Attraverso le fusioni e con l'introduzione di tecnologie ed esperienze avanzate nel campo dell'automazione industriale internazionale, Efort ha formato uno schema coordinato di sviluppo dell'intera catena industriale, che va dai componenti principali dei robot ai macchinari completi, fino all'integrazione di sistemi di robot di fascia alta. I suoi robot industriali a sei assi e le sue soluzioni per le linee di produzione intelligenti sono venduti in Brasile, Sudafrica, India, Tailandia e altri paesi, partecipando direttamente alla competizione sul mercato internazionale. Allo stesso tempo, in combinazione con i vantaggi comparati della Cina nella tecnologia di Internet e nell'intelligenza artificiale, l'azienda ha introdotto tecnologie all'avanguardia come il machine learning e il data mining che si aggiungono alla tecnologia tradizionale dei robot industriali, al fine di elevare il grado di intelligenza degli stessi ed espandere le applicazioni in serie nei settori industriali tradizionali, consentendo così ai robot domestici di sorpassare le marche straniere del settore.