Qingdao, Matchmaking per la cooperazione economico-commerciale tra le PMI cinesi e italiane 2018
  2018-06-22 17:48:56  cri

Giovedì 21 giugno si è tenuto a Qingdao l'evento di Matchmaking per la cooperazione economico-commerciale tra le piccole e medie imprese cinesi e italiane 2018. Hanno partecipato all'incontro circa 50 aziende italiane e oltre 200 imprese cinesi, per un totale di oltre mille persone. L'evento è stato organizzato dal Ministero del Commercio cinese, dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano, dal governo popolare di Qingdao, dal Gruppo Pirelli e dalla Bank of China.

Durante l'incontro, l'Ufficio per gli affari commerciali di Qingdao e il Ministero dello Sviluppo Economico italiano hanno firmato un "Memorandum per l'istituzione di una partnership economica internazionale". Entrambe le parti hanno convenuto di potenziare la cooperazione e gli scambi nei seguenti campi: macchinari e attrezzature, tecnologia "green", energia pulita, prodotti farmaceutici, manifattura intelligente e avanzata, yacht e cantieristica navale, industria del mobile. Tutto ciò al fine di costruire una nuova piattaforma attraverso cui promuovere la cooperazione in ambito economico e commerciale tra la città di Qingdao e l'Italia.

Nel corso della cerimonia di apertura, Xu Xiaofeng, consulente del Dipartimento per gli affari europei del Ministero del Commercio cinese, ha affermato che negli ultimi anni c'è stato un frequente scambio di visite ad alto livello tra la Cina e l'Italia e che la cooperazione economico-commerciale ha prodotto risultati fruttuosi.

"La struttura economica della Cina e dell'Italia è caratterizzata da una forte complementarità. I due paesi hanno molti interessi comuni. Le statistiche cinesi mostrano che lo scorso anno l'interscambio tra i due paesi si è avvicinato a quota 50 miliardi di dollari, con un incremento del 15%. Nei primi quattro mesi del 2018, il volume degli scambi commerciali tra i due paesi ha registrato un aumento del 18% su base annua. In particolare, le importazioni della Cina dall'Italia hanno mantenuto una crescita costante e stabile. La scala degli investimenti italo-cinesi nelle due direzioni ha continuato a espandersi: fino ad oggi, la somma totale degli investimenti bilaterali si è avvicinata a quota 20 miliardi di dollari, contribuendo positivamente allo sviluppo economico dei due paesi e accrescendo la comprensione reciproca e l'amicizia tradizionale".

L'ambasciatore d'Italia nella Repubblica Popolare Cinese, Ettore Francesco Sequi, ha affermato che le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale dell'economia italiana, in quanto sono dotate di grande flessibilità, sono piene di energia e animate da grande zelo, e hanno una forte capacità innovativa. Qingdao è uno dei centri economici più importanti e dinamici della Cina: con l'ingresso della Cina nella nuova era, le PMI italiane sono il partner ideale per Qingdao:

"Crediamo che in questa nuova era che la Cina ha intrapreso – e che è così ben rappresentata dalla dinamicità di Qingdao – alcune parole chiave equivalgano a quelle utilizzate dalla nostra impresa, quella che è presente qui oggi. Le parole sono: qualità, innovazione e bellezza. La Cina della nuova era vuole essere moderna, attenta alla qualità, attenta alla qualità della vita dei suoi abitanti, all'ambiente e alla bellezza. L'Italia che è rappresentata qui è tutto questo: innovazione, qualità e capacità di offrire bellezza".

Fabrizio Lucentini, direttore della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi presso il Ministero dello Sviluppo Economico italiano, ha affermato che tra la Cina e l'Italia esiste una forte complementarità economica e che entrambe le parti dovrebbero sfruttare le potenzialità esistenti per promuovere nuove forme di cooperazione:

"Ci sono elementi di complementarità tra le nostre due economie, come anche tra i progetti strategici che i nostri due governi hanno individuato come driver di sviluppo dei nostri due paesi. Mi riferisco a Industria 4.0 da parte italiana e a China 2025 da parte cinese, e al progetto e al programma della Belt and Road Initiative. In questi progetti ci sono ampi margini di rafforzamento dei rapporti economici bilaterali tra i nostri due paesi. Credo che questa complementarietà sia anche riflessa nell'opportunità che cerchiamo di sfruttare con l'incontro di oggi, portando le nostre piccole e medie imprese, che, come è stato ricordato, rappresentano la struttura portante dell'economia italiana. In territori diversi da quelle che sono abitualmente le porte di ingresso degli interessi economici italiani in questo paese: Beijing e Shanghai. È fondamentale per noi promuovere il sistema Italia in posti diversi, ma è fondamentale soprattutto portare le nostre imprese a toccare con mano le opportunità di collaborazione che questi territori offrono. Sono quindi convinto che dall'esercizio di oggi e dagli incontri B2B che si stanno svolgendo e si svolgeranno nasceranno nuove collaborazioni".

La Bank of China, in quanto organizzazione presidente per parte cinese del Business Forum Italia-Cina, è stata profondamente coinvolta nella cooperazione in ambito commerciale e nel campo degli investimenti tra le imprese cinesi e italiane e ha più volte guidato l'organizzazione del Forum per la cooperazione internazionale tra PMI italiane e cinesi. Il vicepresidente della Bank of China, Lin Jingzhen, ha dichiarato:

"Oggi, la Bank of China ha eretto un ponte per gli scambi e la cooperazione tra le imprese italiane e le imprese di Qingdao. Abbiamo visto da parte di tutti una grande volontà di cooperare e opportunità commerciali illimitate. La Bank of China farà del proprio meglio per porsi come guida e partner di tutti nel percorso di 'uscita' e di 'ingresso' dal paese".

Con il supporto della piattaforma di servizio per la cooperazione internazionale della Bank of China, l'evento di Matchmaking per la cooperazione economico-commerciale tra le piccole e medie imprese cinesi e italiane 2018 si è concentrato su una serie di settori chiave, tra cui: energia pulita, medicina e sanità, e produzione di macchinari. Nel corso della stessa giornata, si sono tenute oltre 400 negoziazioni "one-to-one". Un totale di 119 aziende ha inoltre raggiunto accordi di cooperazione preliminari, 37 aziende hanno siglato sul posto accordi di cooperazione e 35 imprese intraprenderanno uno studio nei confronti della controparte con l'intenzione di cooperare.

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