Consiglio dei diritti umani dell'Onu: eleggeremo quanto prima un nuovo membro per sostituire gli Stati Uniti
  2018-06-21 16:27:14  cri

La sera del 20 giugno, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha confermato di aver ricevuto una notifica formale da parte degli Stati Uniti circa il loro ritiro dal Consiglio. L'organismo dell'Onu seguirà le procedure pertinenti e chiederà all'Assemblea generale di eleggere un nuovo membro per sostituire gli Stati Uniti. Segue un nostro servizio in merito:

Nella serata di ieri, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha inviato una e-mail ai media, confermando di aver ricevuto un avviso formale da parte degli Stati Uniti circa il loro ritiro dal Consiglio. Nell'e-mail si legge che, come dichiarato dal presidente del Consiglio dei diritti umani, Vojislav Suc, l'organismo dell'Onu avvierà immediatamente le procedure necessarie per eleggere un nuovo membro.

La mattina dello stesso giorno, durante la 38esima riunione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite tenutasi a Ginevra, i rappresentanti di vari paesi hanno rilasciato dichiarazioni in merito all'annuncio degli Stati Uniti. Vojislav Suc ha sottolineato che l'organismo di cui è presidente costituisce attualmente l'unica piattaforma intergovernativa del mondo attraverso cui è possibile discutere di diritti umani: se le questioni relative ai diritti umani non possono essere discusse nel Consiglio, non potranno essere risolte efficacemente neanche altrove.

"Per quanto riguarda il prossimo passo da compiere, eseguiremo le azioni necessarie solo quando riceveremo una notifica formale da parte degli Stati Uniti circa il loro ritiro dal Consiglio dei diritti umani. Un nuovo membro sarà eletto per sostituire gli Stati Uniti nel periodo restante".

Nel suo discorso, il rappresentante della Repubblica Popolare Cinese ha espresso rammarico per il ritiro degli Stati Uniti dal Consiglio dei diritti umani, aggiungendo che l'organismo dell'Onu, la cui istituzione è stata autorizzata dall'Assemblea generale, costituisce un'importante piattaforma per il dialogo e la cooperazione tra i paesi nel campo dei diritti umani, tutti i membri attribuiscono grande importanza a questo organismo.

"La Cina ha sempre propugnato il multilateralismo, supportando le azioni del Consiglio dei diritti umani volte a promuovere e a tutelare i diritti umani in tutto il mondo. La Cina continuerà a lavorare con impegno con tutte le parti portando avanti una cooperazione costruttiva, in modo da contribuire alla promozione dei diritti umani".

Il rappresentante permanente della Bulgaria a Ginevra, Deyana Kostadinova, ha pronunciato un discorso a nome dell'Unione europea, affermando che il ritiro degli Stati Uniti dal Consiglio dei diritti umani è deprecabile.

"Per molti anni, gli Stati Uniti sono sempre stati un partner forte dell'Unione europea all'interno del Consiglio dei diritti umani. La decisione arrivata la scorsa notte potrebbe compromettere il ruolo di forti sostenitori della democrazia assunto dagli Stati Uniti sul palcoscenico internazionale".

Deyana Kostadinova ha affermato che l'Ue continuerà a essere sempre una sostenitrice affidabile del Consiglio dell'Onu, interessandosi alle questioni relative ai diritti umani di tutto il mondo.

Il 19 giugno, a Washington, il rappresentante permanente degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu, affermando che il Consiglio ha "pregiudizi" nei riguardi di Israele e "non riesce a tutelare efficacemente i diritti dell'uomo".  

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite è composto da 47 membri. Ogni anno, l'Assemblea generale dell'Onu seleziona nuovamente circa un terzo dei suoi membri. Il mandato dei membri del consiglio è di tre anni e può essere rinnovato una sola volta. Nel maggio 2009, la 63esima Assemblea generale delle Nazioni Unite ha eletto per la prima volta gli Stati Uniti come paese membro del Consiglio. Il mandato degli Stati Uniti nell'attuale sessione del Consiglio è cominciato nel 2017 e sarebbe dovuto finire nel 2019.

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