Tenuto a Roma il Seminario internazionale sui partenariati a livello globale per la riduzione della povertà
  2018-06-18 17:10:15  cri

Martedì 5 giugno si è tenuto a Roma, presso la sede generale dell'IFAD, il Seminario internazionale sui partenariati a livello globale per la riduzione della povertà del 2018. Nel corso dell'incontro, i rappresentanti cinesi hanno presentato i successi raggiunti e le esperienze accumulate dalla Cina in tema di alleviamento della povertà nell'arco dei quarant'anni a partire dall'adozione della politica di riforma e apertura, manifestando la propria sincera intenzione di voler intensificare la cooperazione con la comunità internazionale, e promuovere la realizzazione dei due obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell'Onu che sono, rispettivamente, l'eliminazione della povertà e della fame nel mondo.

Uno dei temi principali di questo seminario è stato lo scambio e la condivisione delle esperienze internazionali nell'alleviamento della povertà. Nel suo intervento, Ou Qingping, vicedirettore dell'Ufficio del Gruppo dirigente per l'alleviamento della povertà e lo sviluppo del Consiglio di Stato cinese, ha affermato che da quando la Cina ha avviato la politica di riforma e apertura, 40 anni fa, oltre 700 milioni di persone sono state emancipate dalla povertà. In particolare, dopo la convocazione del XVIII Congresso Nazionale del PCC, nel 2012, la Cina si è posta come obiettivo quello di emancipare dalla povertà, entro il 2020, tutta la popolazione rurale che attualmente vive in condizioni di indigenza secondo gli standard dell'alleviamento della povertà; lo stesso varrà per tutti i distretti che versano nelle stesse condizioni:

"Grazie agli sforzi compiuti negli scorsi cinque anni – ha dichiarato il vicedirettore Ou Qingping - la Cina ha conseguito progressi decisivi nell'alleviamento della povertà e nella risoluzione delle questioni più difficili; la popolazione che versa in condizioni di povertà della Cina è stata ridotta da 98,99 milioni di persone nel 2012 a 30,46 milioni di persone nel 2017. In totale, il numero di poveri è diminuito di 68,53 milioni di persone, con una riduzione media annuale pari a 13,70 milioni di persone. Il tasso di incidenza della povertà è calato dal 10,2% al 3,1%, stabilendo il miglior record nella storia della lotta alla povertà della Cina".

La Cina, in qualità di maggior paese in via di sviluppo, ha dato un gran contributo alla riduzione della povertà mondiale. Tuttavia, Benjamin Davis, direttore del Programma strategico per la riduzione della povertà rurale della FAO, nel suo messaggio augurale, ha reso noto che per realizzare i due obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu, ovvero l'eliminazione di povertà e fame, il mondo dovrà affrontare delle sfide molto difficili.

"Il problema della fame nel mondo sta ancora peggiorando. Nel 2016, 815 milioni di persone in tutto il mondo hanno sofferto carenza di cibo per lunghi periodi, con un aumento evidente rispetto all'anno precedente. I motivi principali sono stati le guerre e i cambiamenti climatici".

Secondo quanto illustrato da Feng Dongxin, vicedirettore della Divisione per i partenariati e la cooperazione Sud-Sud della Fao, rimangono i paesi in via di sviluppo quelli più soggetti alla povertà e alla fame. Grazie alla cooperazione Sud-Sud tra paesi in via di sviluppo, la condivisione dei metodi usati e delle conoscenze acquisite su come ridurre la povertà, in base a quelle che sono le condizioni locali, dà speranza alla popolazione indigente e l'aiuta a liberarsi dalla povertà e dalla fame, rendendo spesso possibile ottenere evidenti risultati.

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