Il 15 giugno, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang ha risposto alle domande dei giornalisti sulle nuove misure commerciali contro la Cina annunciate dagli Stati Uniti.

Una giornalista ha chiesto: la sera del 15 giugno, ora di Beijing, l'Ufficio Rappresentanza Commerciale degli Stati Uniti ha annunciato un elenco di tariffe imposte sulle esportazioni cinesi negli Stati Uniti. Qual'é il commento della Cina in merito?

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lu Kang, ha risposto dicendo di dover sottolineare che la Cina e gli Stati Uniti hanno effettuato diversi turni di consultazioni su questioni economiche e commerciali nel tentativo di risolvere le divergenze e raggiugere una situazione vantaggiosa reciproca. E' per noi motivo di profondo rammarico che gli Stati Uniti abbiano trascurato il consenso formato dalle due parti, siano mutevoli, e provochino una guerra commerciale. Questa mossa non solo danneggia gli interessi bilaterali, ma mina anche l'ordine commerciale mondiale, e a ciò la Cina si oppone fermamente.

Lu Kang ha affermato che la parte cinese non intende combattere una guerra commerciale, tuttavia, di fronte al comportamento di corti vedute degli Usa, dannoso per entrambe le parti, la Cina non può che ricorrere a un forte contrattacco, difendendo risolutamente gli interessi nazionali e gli interessi delle persone, e la globalizzazione economica e il sistema commerciale multilaterale. La Cina introdurrà immediatamente misure fiscali della stessa scala e della stessa intensità, e al contempo tutti i risultati economici e commerciali raggiunti nelle precedenti consultazioni dalle due parti diventeranno invalidi.

Lu Kang ha indicato che ai giorni d'oggi, il lancio di una guerra commerciale non è nell'interesse globale, la Cina chiede a tutti i paesi ad agire in concerto e porre definitivamente fine a questo comportamento obsoleto e regressivo, difendendo fermamente gli interessi comuni dell'umanità.