Giovedì 14 giugno, a PechinoBeijing, il portavoce dell'Ufficio Nazionale di Statistica cinese, Mao Shengyong, ha diffuso alcuni dati statistici sull'economia cinese. Mao Shengyong ha dichiarato che, a giudicare dall'andamento dei principali indicatori economici, l'economia cinese risulta generalmente stabile e con una buona tendenza al miglioramento. Si è detto sicuro, inoltre, che l'economia cinese realizzerà un tasso di crescita pari a circa il 6,5% nel corso dell'intero anno. Segue un nostro servizio in merito:

Mao Shengyong ha descritto l'attuale situazione economica della Cina alla luce dei dati statistici pubblicati oggi, riassumendola in cinque punti: primo, la crescita dell'industria si presenta stabile: nel mese di maggio il valore aggiunto dell'industria al di sopra delle dimensioni designate è aumentato del 6,8%, registrando un incremento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2017; secondo, la struttura della domanda risulta ottimizzata; terzo, l'efficienza economica risulta migliorata: da gennaio ad aprile i profitti delle imprese industriali al di sopra della dimensione designata sono aumentati del 15% e anche il profitto operativo delle imprese terziarie al di sopra della dimensione designata si è rivelato abbastanza buono, con un aumento dell'8,4%; quarto, l'occupazione e i prezzi sono rimasti stabili: a maggio il tasso di disoccupazione stimato sulla base di un campione nei centri urbani del paese è stato del 4,8%, con un calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese di aprile di quest'anno e al mese di maggio del 2017. Inoltre, l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto dell'1,8% su base annua, mantenendo una leggera tendenza al rialzo; quinto, la trasformazione delle forze motrici ha registrato una accelerazione.

"Nel complesso, l'economia nazionale a maggio ha continuato a crescere in modo stabile, mantenendo una tendenza allo sviluppo positiva. Tuttavia, va anche notato che l'instabilità e l'incertezza dell'ambiente esterno è aumentata in una certa misura, il problema dello sviluppo interno che si presenta insufficiente e squilibrato è ancora piuttosto rilevante e la base per un miglioramento costante dell'economia deve ancora essere ulteriormente consolidata".

Per quanto riguarda l'andamento dell'economia cinese nella seconda metà dell'anno, Mao Shengyong ha sottolineato che all'estero sono aumentati lo squilibrio, l'incertezza e l'instabilità, ma la continua ripresa dell'economia globale, inclusa l'espansione del commercio mondiale, è altamente probabile. Pertanto, il commercio estero della Cina presenta ancora le condizioni per mantenere uno sviluppo stabile e con una buona tendenza al miglioramento. Al contempo, le forze motrici emergenti hanno continuato a crescere, e la riforma e l'apertura hanno generato maggiore vitalità.

"La crescita dell'industria negli ultimi due anni è stata stabile. Nella maggior parte dei mesi dello scorso anno, la crescita dell'industria è proceduta a un ritmo medio-alto, del 6,5% circa. Tuttavia, nei primi mesi di quest'anno, l'industria ha mostrato una tendenza alla crescita stabile. Anche il settore terziario ha mantenuto una crescita generalmente stabile e relativamente rapida. Pertanto, da un punto di vista industriale, l'economia cinese presenta le condizioni per mantenere una tendenza alla crescita relativamente positiva nella seconda metà dell'anno. Sono sicuro che l'economia cinese realizzerà una crescita del 6,5% circa nel corso dell'intero anno".

La Cina ha annunciato di recente che aumenterà la portata delle importazioni. A questo proposito, Mao Shengyong ha sottolineato in particolare che l'espansione delle importazioni in Cina non porterà necessariamente a un rallentamento della crescita economica. Mao Shengyong ha detto che il sistema economico è un sistema "circolatorio": tutti gli indicatori economici non sono indipendenti l'uno dall'altro. Pertanto, da un lato, l'aumento delle importazioni potrà stimolare i consumi e gli investimenti interni, dall'altro, la crescita degli investimenti dovuta all'aumento delle importazioni potrà espandere la capacità produttiva e promuovere la crescita delle esportazioni.