Sempre più persone prestanti attenzione allo sviluppo scientifico-tecnologico stanno oggi prendendo in seria considerazione il tipo di influenza che l'intelligenza artificiale potrà esercitare sulla società. Come sarebbe quindi se un robot potesse suonare uno strumento? Come spettacolo speciale portato ai bambini in occasione della 18esima edizione dell'Art Festival "Meet in Beijing", dal 31 maggio al primo giugno, il robot pianista Teotronico proveniente dal paese ospite d'onore, l'Italia, presso il Beijing Concert Hall, sta sfidando il repertorio di un pianista classico.

Il robot pianista Teotronico, nato nel 2012 per opera dell'italiano Matteo Suzzi, è un lettore di file musicali MIDI, capace di replicare integralmente gli spartiti e imitare le performance musicali di veri pianisti. Grazie a un notevole controllo dinamico e delle articolazioni,è capace di muovere accuratamente e con rapidità le sue 53 dita e quindi suonare il pianoforte. Dalla sua prima comparsa in Cina nel 2015, ha offerto molti concerti e concerti-lezione ai teatri di Beijing, Shanghai, Guangzhou, Tianjin, Chongqing ecc.

Il 31 maggio Teo ha sfidato il pianista italiano Roberto Prosseda. La contesa musicale ha visto i due pianisti portare in vita vari brani musicali, spettacolo che ha frequentemente suscitato gli applausi e i "bravo!" del pubblico giovane e di quello adulto.