L'esperienza maturata dalla Cina nell'eradicazione della malaria è stata promossa dall'OMS
  2018-05-23 16:16:12  cri

Ieri martedì 22 maggio il vicedirettore della Commissione Nazionale per la Salute della RPC, Cui Li, ha dichiarato a Ginevra che il governo cinese ha risposto positivamente alla proposta globale sull'eradicazione della malaria, aggiungendo che l'epidemia di malaria nel paese ha registrato un continuo calo. Le strategie di lavoro individuate e le esigenze lavorative avanzate dalla Cina nel processo di eradicazione della malaria sono state ampiamente riconosciute dalla comunità internazionale, diventando la strategia tecnica raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità.

La 71esima Assemblea mondiale della sanità è attualmente in corso a Ginevra, in Svizzera. Nella giornata di ieri, si è tenuta una riunione multilaterale dal tema "Azioni volte all'eradicazione della malaria guidate dai vari paesi – lavorare con impegno per realizzare l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile", organizzata congiuntamente da Cina, Sri Lanka e Myanmar. In tale occasione, il vicedirettore della Commissione Nazionale per la Salute della RPC, Cui Li, ha pronunciato un discorso programmatico.

Cui Li ha affermato che, nel 2010, per rispondere alla proposta avanzata dalle Nazioni Unite volta a estirpare la malaria nel mondo, la Cina ha formulato il "Piano d'azione cinese per l'eradicazione della malaria (2010-2020)", ponendosi come obiettivo lo sradicamento della malaria dal paese entro il 2020. Nel 2017, in Cina per la prima volta non sono stati segnalati casi di infezione da malaria. La Cina diventerà presto un paese che avrà eliminato completamente questa malattia infettiva. Le modalità di lavoro perseguite dalla Cina sono state ufficialmente inserite nei documenti tecnici dell'OMS e promosse in altri paesi.

Secondo le statistiche dell'OMS, il numero di casi di malaria registrati nel mondo nel 2016 è aumentato di 5 milioni rispetto al 2015, il che significa che i lavori di prevenzione e controllo della malaria a livello globale sono in fase di ristagno. Nel corso dell'incontro, il direttore generale aggiunto dell'OMS, Ren Minghui, ha rivolto un appello a tutti i paesi affinché rafforzino la cooperazione e aumentino gli investimenti, lavorando con impegno per raggiungere il seguente obiettivo: ridurre la morbilità e la mortalità connesse alla malaria di almeno il 40% entro il 2020.

Cui Li ha inoltre affermato che la Cina intende cooperare con la comunità internazionale per continuare ad aumentare il sostegno in termini di prevenzione, controllo e sradicamento della malaria nei paesi in via di sviluppo, contribuendo attivamente all'eradicazione della malaria nel mondo.

"Nel corso degli anni, grazie al rafforzamento della cooperazione con l'OMS, il Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria e altri organismi internazionali, il governo cinese ha partecipato attivamente in termini di tecnologia e di finanziamenti alle azioni volte alla prevenzione e al controllo della malaria a livello globale, sostenendo l'implementazione della strategia tecnica globale dell'OMS per la malaria. Il governo cinese ha anche avviato, attraverso canali bilaterali, forme di cooperazione connesse al controllo e all'eradicazione della malaria con alcuni paesi dell'Africa e dell'Asia".      

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