| Nel discorso di apertura pronunciato all'inaugurazione del Forum di Bo'ao per l'Asia 2018, il capo di Stato cinese Xi Jinping ha annunciato quattro misure per l'ampliamento dell'apertura della Cina verso il mondo. In merito, il preside della facoltà di economia dell'Università di Roma Tor Vergata, Giovanni Tria, ritiene che il discorso del presidente cinese abbia rispecchiato l'atteggiamento di continua apertura e la posizione di multilateralismo della Cina.
Secondo quanto dichiarato da Xi Jinping nel discorso, le quattro grandi misure per l'ampliamento dell'apertura consistono nell'alleggerimento su larga scala dei criteri di accesso al mercato cinese, la creazione di un ambiente più attraente per gli investimenti, il rafforzamento della protezione della proprietà intellettuale e la presa di iniziativa nell'ampliamento dell'importazione. Analizzando i quattro provvedimenti, Tria osserva che il primo segnale mandato dal discorso è quello della volontà della Cina di non combattere alcuna guerra commerciale e di continuare ad aprire il mercato:
"Il discorso del presidente Xi Jinping al Forum di Bo'ao per l'Asia dimostra la grande apertura e lungimiranza della Cina. Il primo punto é che la Cina conferma di non avere alcun interesse in una guerra commerciale, ma anzi interesse a mantenere mercati aperti, aprire sempre più la Cina all'interscambio con il mondo e a mantenere in tutto i mondo un'area di libero scambio."
Parlando della continua apertura del mercato, il Professore ritiene che a livello più profondo ciò costituisca un atteggiamento dimostrativo della posizione multilaterale mantenuta nel tempo da Beijing, e che nell'odierno contesto caratterizzato dalla globalizzazione, il multilateralismo sia ormai diventato uno strumento chiave per trattare le questioni relative al commercio internazionale:
"Il secondo punto é che la finalità espressa di questo approccio all'apertura internazionale e al mantenimento di un mondo con liberi scambi non é solo quella di favorire lo sviluppo economico e il benessere economico, della Cina in primo luogo ma anche di altri paesi, ma é quella di garantire in tal modo la pace, la collaborazione e la coesistenza pacifica tra i vari paesi. Mantenere i mercati aperti é una delle condizioni per questa finalità più ampia. Ciò significa che la posizione che esprime la Cina é quella di mantenere il confronto su base multilaterale. Se la finalità del libero scambio dev'essere quella della cooperazione pacifica, il libero scambio e i mercati devono essere regolati da regole multilaterali, di cui l'appoggio all'OMC, e non solo. E' chiaro che dietro i problemi del commercio internazionale vi é anche il problema di regolare in qualche modo il sistema monetario internazionale. L'approccio multilaterale si contrappone a un approccio che sembra posto oggi su base più bilaterale da parte degli Stati Uniti. Quindi vi vedo un po' questo confronto tra un approccio multilaterale e un approccio bilaterale."
Al contempo, l'economista prende atto del concetto della comunità dal futuro condiviso enfatizzato ancora una volta dal capo di Stato cinese durante il Forum di Bo'ao, osservando che l'iniziativa "Una cintura e una via" proposta dalla Cina costituisce una concreta manifestazione della "comunità dal futuro condiviso" e del multilateralismo:
"L'esempio concreto dell'approccio multilaterale é dato dalla proposta cinese della "Belt and Road initiative", cioè la proposta di creare un'ampia comunità di paesi, e di soggetti all'interno dei paesi, che si pongano il problema di entrare in un grandioso progetto di connessione internazionale, con investimenti in tutti i campi. Questo progetto di connessione non é soltanto un progetto di connessione economica, ma un progetto che coinvolge cultura, finanza, produzione, e come soggetti coinvolge gli stati, le imprese e tutti coloro che operano per lo sviluppo."
