Lunedì 16 aprile il Consiglio esecutivo dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ha tenuto una riunione a L'Aia, nei Paesi Bassi, per discutere delle accuse avanzate contro la parte siriana in merito al presunto "attacco con armi chimiche". Il rappresentante russo presente all'incontro ha chiesto al gruppo d'indagine dell'OPCW di accertare la verità il prima possibile.

Il rappresentante permanente della Russia presso l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, Alexander Shulkin, ha affermato che mentre diversi esperti dell'OPCW giungevano in Siria per avviare le indagini relative, Usa, Regno Unito e Francia hanno lanciato un'offensiva militare in Siria. Ciò dimostra che questi tre paesi hanno preventivamente giudicato colpevole la Siria, senza "nessun interesse per un'indagine obiettiva".

Alexander Shulkin ha ribadito che l'operazione militare in Siria condotta da Usa, Regno Unito e Francia rappresenta un'aggressione che viola la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, dato che questi tre paesi non avevano ricevuto un'autorizzazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.