Usa, Regno Unito e Francia lanciano azione militare in Siria: appello della comunità internazionale per soluzione politica
  2018-04-15 17:07:16  cri

La mattina del 14 aprile, ora locale, alcuni obiettivi in Siria del governo e dell'esercito siriano sono stati colpiti dal raid lanciato congiuntamente dagli Usa, il Regno Unito e la Francia. La comunità internazionale ha prestato alta attenzione alla vicenda.

Il 14 aprile il Ministero degli Esteri siriano ha pubblicato una dichiarazione, affermando che il governo siriano condanna duramente l'attacco missilistico sferrato lo stesso giorno da Usa, Regno Unito e Francia. L'azione militare peggiorerà la tensione della situazione mondiale, e minaccia la pace e la sicurezza a livello internazionale. Il governo siriano ha inoltre rivolto un appello alla comunità internazionale affinché condanni l'attacco condotto dai tre Paesi contro la Siria.

Lo stesso giorno diversi capi di Stato, governi e leader politici di diversi paesi hanno duramente condannato l'accaduto.

Il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato una dichiarazione, indicando che la parte russa condanna duramente l'azione militare e richiede ai membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di tenere una riunione d'emergenza.

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha affermato che la Cina sollecita i Paesi interessati a ritornare nel quadro del diritto internazionale e di risolvere la questione attraverso il dialogo e i negoziati.

Il Ministero degli Esteri iracheno ha rilasciato una dichiarazione, affermando che l'azione militare congiunta di Usa, Regno Unito e Francia avrà gravi conseguenze, minaccia la sicurezza e la stabilità regionale e creerà le condizioni per una recrudescenza del terrorismo.

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha rilasciato una dichiarazione, sollecitando le varie parti a rispettare il cessate il fuoco e a creare condizioni favorevoli per la soluzione della questione siriana per via politica attraverso il Processo Ginevra, al fine di raggiungere una pace perpetua.

Il 14 aprile anche il primo ministro italiano Paolo Gentiloni ha rilasciato una dichiarazione, affermando che la questione siriana potrà essere risolta soltanto attraverso i negoziati, e non con un conflitto militare.

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