Esperti cinesi: nessun vincitore nella guerra commerciale lanciata dagli Usa nei confronti della Cina
  2018-03-23 16:46:18  cri

È dalla seconda metà del 2017 che il commercio tra Cina e Usa attira l'attenzione generale. Da qualche tempo a questa parte, gli Stati Uniti hanno ripetutamente intrapreso azioni per inasprire il proprio protezionismo commerciale, soprattutto nei confronti della Cina. Molti esperti cinesi ritengono che qualora gli Usa lanciassero una guerra commerciale, nessuno ne uscirebbe vincitore.

L'amministrazione Trump ha avviato l'"indagine 301" nei confronti della Cina nell'agosto del 2017. Il professor Tu Xiquan, direttore del China Institute for WTO Studies UIBE, ha dichiarato: "l'indagine 301 è frutto di un articolo del Trade Act statunitense del 1974, che ha come principale obiettivo quello di condurre indagini nei confronti delle cosiddette politiche e pratiche commerciali scorrette dei partner commerciali e adottare le misure restrittive corrispondenti. Tuttavia la WTO proibisce ai Paesi membri di adottare restrizioni commerciali in modo unilaterale. I Paesi membri possono sottoporre la controversia alla decisione dell'Organizzazione, ma non possono stabilire unilateralmente, sulla base delle proprie leggi, se le azioni dei partner commerciali sono corrette o meno. Secondo le regole della WTO, gli Usa non possono adottare unilateralmente misure restrittive sulla base dei risultati delle loro indagini. Riteniamo che qualora gli Stati Uniti adottassero queste misure, violerebbero le regole della WTO. Si tratterebbe di una sorta di protezionismo commerciale unilaterale, indirizzato soprattutto contro la Cina".

Nella seconda metà dello scorso anno gli Stati Uniti hanno avviato l'indagine 301 – considerata come un'"arma nucleare" puntata contro il commercio cinese – nei confronti della Cina, conducendo indagini anti-dumping e anti-sussidi sui prodotti di alluminio importati dalla Cina. Zhang Monan, ricercatrice del China Center for International Economic Exchanges, ritiene che la politica economica e commerciale degli Stati Uniti nei confronti della Cina stia passando dall'essere una politica di tipo commerciale all'essere una politica di tipo offensivo. "Gli Stati Uniti hanno già applicato il concetto di sicurezza nazionale (in senso stretto) a molti settori. Ad esempio, i settori dell'economia digitale e alcuni settori dell'High tech non sono aree che tradizionalmente costituiscono una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Ma gli Usa hanno portato su un piano politico questioni di carattere economico e commerciale, compromettendo seriamente i contatti tra i due Paesi", ha detto Zhang Monan.

Negli ultimi giorni, con gli Usa che esercitano una pressione sempre maggiore, la comunità internazionale è sempre più preoccupata dello scoppio di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. I funzionari cinesi hanno più volte sottolineato che in una guerra commerciale non vi è alcun vincitore. Al momento, le 45 associazioni industriali che rappresentano molti settori economici degli Usa hanno presentato una petizione al governo statunitense, chiedendo che venga sospeso il piano che prevede l'imposizione di dazi sui prodotti importati dalla Cina. Queste associazioni operano nei settori della scienza e della tecnologia, delle vendite al dettaglio, dell'agricoltura e dei beni di consumo, e tra esse sono incluse grandi società multinazionali, come Apple, Google, Microsoft, Nike e Wal-Mart.

Zhang Monan ha anche sottolineato che attualmente la ripresa economia globale è ancora relativamente debole, aggiungendo che solo nel 2017 si è registrato un rimbalzo salutare. "Da un lato, nella guerra commerciale con gli Usa, la Cina spera che le relazioni commerciali sino-statunitensi non passino dall'essere 'zavorra' all'essere 'barili di polvere da sparo'. Dall'altra parte, negli ultimi anni la Cina ha promosso le riforme e l'apertura all'estero secondo il proprio calendario e la propria tabella di marcia, assumendosi la responsabilità di grande Paese seguendo il proprio ritmo", ha concluso la ricercatrice.

Il Ministero degli Affari Esteri cinese e il Ministero del Commercio cinese hanno sottolineato più volte che la Cina non vuole combattere una guerra commerciale con nessuno. Ma se la Cina sarà costretta a entrare in una guerra commerciale, la Cina non avrà paura e non si nasconderà.

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