Sempre il 22 gennaio, l'Agenzia per gli affari esteri dell'Unione europea ha rilasciato una dichiarazione, affermando che la situazione politica, sociale ed economica del Venezuela ha continuato a deteriorarsi, aggiungendo che dato che i negoziati tra il governo e l'opposizione non hanno compiuto progressi sostanziali, l'Ue ha deciso di adottare delle sanzioni al fine di mostrare "profonda preoccupazione" per quanto sta accadendo nel Paese.
L'Ue ha inoltre ampliato l'elenco delle sanzioni contro la Corea del Nord, inserendo un totale di 17 individui, tra cui diplomatici nordcoreani e rappresentanti delle compagnie del Paese all'estero, come Sud-Africa, Angola e Bangladesh, tra gli obiettivi delle sanzioni, congelando tutte le loro proprietà e limitando la loro possibilità di entrare e uscire dall'Ue.