Il 17 gennaio a Beijing, il capo contabile della Commissione per la Supervisione e Amministrazione del Patrimonio Nazionale del Consiglio di Stato, la signora Shen Ying, ha affermato che nel 2017 i profitti delle 98 imprese di proprietà dello Stato (SOE) hanno superato per la prima volta i 1.400 miliardi di RMB, con una crescita del 15,2% rispetto all'anno precedente, e con il più alto incremento dei loro profitti negli ultimi cinque anni. Segue il nostro servizio sull'argomento:

Nel corso della conferenza stampa tenuta il 17 dall'Ufficio Stampa del Consiglio di Stato cinese, il capo contabile della Commissione per la Supervisione e Amministrazione del Patrimonio Nazionale del Consiglio di Stato, Shen Ying, ha reso noto che nel 2017 i principali indici commerciali relativi alle aziende di proprietà statale hanno continuato a crescere. Le entrate di quest'anno sono state di 26.400 miliardi di yuan, la crescita trimestrale del reddito operativo è stata superiore alle due cifre mentre il tasso di crescita annuale delle prestazioni in tutti i settori ha superato il 15%. Dunque i benefici economici annuali sono stati significativamente superiori alle attese, superando quelli raggiunti negli ultimi cinque anni.

"Tra le 98 imprese di proprietà dello Stato, 49 hanno registrato profitti superiori al 10%, per 26 sono stati superiori al 20% mentre sono state 41 le imprese che hanno segnato un profitto totale di oltre 10 miliardi."

L'anno scorso, queste imprese hanno conseguito risultati di grande rilievo in termini di riforma strutturale dal lato dell'offerta. Allo stesso tempo, hanno anche centrato in anticipo l'obiettivo annuale relativo alla riduzione della capacità produttiva.

"Finora, il lavoro di riduzione della capacità produttiva nell'industria dell'acciaio è stato sostanzialmente portato a termine; il passo successivo sarà quello di utilizzare la tecnologia moderna per trasformarla e aggiornarla. L'industria carbonifera ha portato a termine il suo compito per il 2017, e quest'anno sarà necessario rafforzare la riduzione della capacità produttiva anche in questo settore. Nel 2018, l'obiettivo preliminare della de-capacitying dovrebbe superare i 10 milioni di tonnellate, e l'obiettivo principale è quello di promuovere la riorganizzazione e l'integrazione dell'industria carbonifera. Inoltre è necessario continuare a rafforzare questi provvedimenti in diverse industrie, tra cui l'elettrocarbonifero, quella dei cantieri navali, dei metalli non ferrosi, della raffinazione e dei materiali da costruzione."

Come priorità assoluta nelle politiche di riduzione della capacità produttiva, le imprese di proprietà dello Stato hanno attirato molta attenzione. Alla fine del 2017, il rapporto medio attivo-passivo per queste aziende è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

Inoltre, Shen Ying ha illustrato che la Commissione per la Supervisione e Amministrazione del Patrimonio Nazionale ha ottimizzato la struttura per creare uno sviluppo sano attraverso l'aumento del finanziamento azionario, quello del rapporto debito-equità, e dell'accumulo di capitale attraverso il miglioramento dell'efficienza.

"In primo luogo è necessario badare alla crescita dei finanziamenti azionari. Nel 2017, le imprese di proprietà dello Stato hanno raccolto oltre 350 miliardi di yuan nel mercato azionario e in quello immobiliare. In secondo luogo, bisognerà aumentare il capitale attraverso il rapporto debito/equity. Circa 36 imprese di proprietà statale hanno esigenze aziendali di scambio debito/equity. A partire dal lavoro dello scorso anno, 17 di queste imprese hanno firmato con le istituzioni interessate un accordo su questo tipo di scambio, raggiungendo i 500 miliardi di yuan attraverso la firma di accordi quadro. Attualmente stiamo sollecitando le aziende di proprietà statale ad accelerare la messa in atto di questi progetti, il 40% dei quali è già in fase operativa".

Shen Ying ha inoltre aggiunto che la Commissione per la Supervisione e l'Amministrazione del Patrimonio Nazionale ha formulato linee guida sulla riduzione della leva finanziaria, su quella dei debiti e sul controllo dei rischi per le aziende di proprietà dello stato. Appare chiaro che il rapporto medio tra attivo e passivo per queste aziende scenderà di altri due punti percentuali entro il 2020.