Beijing, primo Forum bilaterale Italia-Cina sull'industria delle macchine utensili"Il piano nazionale ITALIA INDUSTRIA 4.0 incontra MADE IN CHINA 2025"
  2017-11-30 23:19:32  cri

Il 30 novembre presso la sede dell'Istituto di cultura dell'Ambasciata d'Italia a Pechino, si è tenuta la prima edizione del Forum bilaterale Italia-Cina sull'industria delle macchine utensili "Il piano nazionale ITALIA INDUSTRIA 4.0 incontra MADE IN CHINA 2025". All'evento hanno preso parte, tra gli altri, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico italiano, Ivan Scalfarotto, il Presidente dell'ICE-ITA(Italian Trade Agency), Michele Scannavini, l'Ambasciatore d'Italia in Cina, Ettore Francesco Sequi.

L'evento, organizzato dal Ministero Italiano dello Sviluppo Economico(MISE), dall'ICE-ITA(Italian Trade Agency), dall'Associazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, dall'Ambasciata d'Italia a Pechino, in cooperazione con CMTBA - China Machine Tool&Tool Builders' Association, mira a discutere come realizzare il collegamento tra le tecnologie e soluzioni del Made in Italy e la nuova domanda avanzata dal Piano nazionale cinese "MADE IN CHINA 2025", e le sfide innanzi al piano cinese nell'elevamento della competitività tecnologica. Al contempo, il forum rappresenta un'ottima opportunità per procedere al collegamento tra il Piano nazionale "ITALIA INDUSTRIA 4.0" e il piano cinese "MADE IN CHINA 2025".

In rappresentanza delle eccellenze "Made in Italy", due gruppi di imprese italiane hanno illustrato le tecnologie innovative di alto livello di settori specifici, presentando a 360° i vantaggi dei costruttori italiani di macchine utensili tra cui la flessibilità, l'elaborazione di soluzioni realizzate su misura per i clienti, l'innovazione tecnologica e le caratteristiche tecnologiche famose in tutto il mondo, e le possibili applicazioni e soluzioni elaborate dal Piano nazionale "ITALIA INDUSTRIA 4.0" per il piano cinese "MADE IN CHINA 2025".

Il sottosegretario allo Sviluppo economico italiano, Ivan Scalfarotto, ha affermato che il governo italiano presta una grande attenzione ad una serie di obiettivi sulla sostenibilità avanzata dal XIX Congresso nazionale del Partito comunista cinese, che dimostrano il passaggio importante della Cina dal "Made in China" al "Create in China", mentre il varo del programma "Made in China 2025" simboleggia l'entrata della manifattura cinese in una fase di elevamento della qualità; in tal senso, il Piano nazionale italiano "Industria 4.0" potrà offrire prodotti caratteristici tailor made per la Cina, al fine di trovare delle soluzioni corrispondenti alle rispettive condizioni e realizzare, quindi, una cooperazione duratura in questo settore.

Michele Scannavini, Presidente dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha riferito che nei primi otto mesi del 2017 l'export dell'Italia verso il resto del mondo ha registrato una crescita media del 7,5% su base annua; in particolare, le esportazioni a tutti i principali Paesi asiatici hanno realizzato un aumento a doppia cifra e, fra questi, la Cina è stata una delle destinazioni che ha visto una crescita importante del 22%, con oltre il 30% dei prodotti esportati rappresentati proprio dalla meccanica e la tecnologia. L'Italia spera di cogliere l'ottima opportunità offerta dal programma cinese "Made in China 2025" per sfruttare al massimo i vantaggi produttivi nell'automotive, nel settore navale e nell'aerospaziale, avviando con la Cina un tipo di cooperazione di totale connessione dei rispettivi settori delle macchine utensili.

Nel suo intervento, l'Ambasciatore d'Italia in Cina Ettore Francesco Sequi ha ricordato che nel 2017 si sono tenute diverse visite reciproche di alto livello tra Cina e Italia, e che durante il XIX Congresso nazionale del Partito comunista cinese è stato avanzato l'importante obiettivo di rendere la Cina una potenza nell'innovazione tecnologica. Tutti questi fattori positivi hanno creato delle importanti opportunità per la cooperazione bilaterale nel settore manifatturiero. L'Ambasciata d'Italia a Pechino promuoverà, nel quadro dell'iniziativa "Road to 50", il collegamento strategico tra "Industria 4.0" dell'Italia e "Made in China 2025", nel quale robotica e automazione industriale avranno un ruolo di primissimo piano.

All'evento hanno partecipato anche rappresentanti delle varie associazioni industriali, leader industriali, esponenti di atenei e istituti di ricerca, giornalisti del settore economico e tecnologico e i principali produttori e utilizzatori della Cina, che hanno proceduto a un'interazione con 15 imprese italiane sulle "macchine utensili a CNC e robot" e sull' "applicazione e lavorazione nei veicoli a motore, nelle ferrovie, nei cantieri navali, nell'aerospazio e nel settore energetico".

Le macchine utensili e i robot sono i prodotti più dinamici e dal maggiore valore aggiunto dell'Italia e anche i principali prodotti importati in Cina dall'Italia. Nel 2016, il PIL delle macchine utensili e dei robot del Bel Paese ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro, con una crescita del 5,3% su base annua, e con oltre 3,5 miliardi dei quali provenienti dall'export. Secondo i dati ufficiali, l'Italia è ormai il sesto fornitore per il mercato cinese delle macchine utensili.

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