Martedì 15 agosto il segretario di Stato americano Rex Tillerson, presso il Dipartimento di Stato USA, ha dichiarato alla stampa che gli Stati Uniti sono ancora interessati a ricercare canali che portino a un dialogo con la Corea del Nord, aggiungendo che tale evenienza dipenderà dal leader nordcoreano Kim Jong-un.

Il 14 agosto Tillerson e il segretario alla Difesa USA James Mattis hanno pubblicato congiuntamente sul Wall Street Jounal un articolo firmato, nel quale si legge che i mezzi diplomatici costituiscono la prima scelta degli Stati Uniti per sollecitare la Corea del Nord a cambiare direzione. Si legge inoltre che l'esercizio di pressioni alla Corea del Nord da parte degli USA mira a realizzare la denuclearizzazione della penisola coreana. Gli USA non intendono cambiare il regime nordcoreano o accelerare il processo di riunificazione tra Corea del Nord e Corea del Sud, e non intendono ricercare dei pretesti per stanziare forze armate a nord della zona demilitarizzata. Infine, gli Stati Uniti non intendono recare danno al popolo nordcoreano.

Martedì 15 agosto la portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese Hua Chunying ha espresso la speranza che gli USA trasformino le proprie parole in misure concrete nei confronti della Corea del Nord, aggiungendo che la Cina si appella affinché la Corea del Nord risponda in modo adeguato a ciò.