Cina, realizzata la tracciabilità della catena per la donazione degli organi
  2017-08-07 21:26:04  cri

 

Recentemente è stata inaugurata a Kunming, nella provincia dello Yunnan, la Conferenza nazionale sui lavori per la donazione e il trapianto di organi. Secondo i dati diffusi, il numero dei volontari che si sono registrati per la donazione di organi in Cina è arrivato a circa 300 mila unità con oltre 12 mila donazioni effettive. Nei primi sette mesi del 2017, si sono registrati 2866 casi di donazione, con una crescita del 33% rispetto a quello dell'anno scorso. La tecnica e la qualità del trapianto di organi in Cina hanno raggiunto livelli di avanguardia nel mondo e il Paese è riuscito nel suo progetto di creare un sistema di tracciabilità dell'intera catena delle donazioni per i trapianti. Diversi esperti stranieri hanno valutato questo fatto in modo molto positivo. Segue il nostro servizio sull'argomento:

Durante la conferenza, la vice direttrice della politica e della gestione medica della Commissione nazionale cinese per la Sanità e la Pianificazione Familiare, Guo Yanhong, ha indicato che, a partire dal 2015, la Cina ha realizzato una trasformazione delle fonti da cui provengono gli organi destinati ai trapianti, e che tutti gli interventi sono garantiti da donazioni volontarie dei cittadini. Al momento, la Cina ha costituito un sistema scientifico e imparziale per la donazione e il trapianto di organi, che tiene conto degli aspetti etici, della situazione e della cultura del Paese, mentre il numero dei volontari per queste donazioni ha registrato un incremento particolarmente rilevante.

Secondo i dati diffusi, in Cina si è verificato un aumento del numero dei donatori, mentre il livello di qualità delle operazioni di trapianto e il tasso di sopravvivenza dei pazienti è tra i primi posti al mondo. Su questo aspetto Guo Yanhong si è pronunciata così:

"Per quanto riguarda l'aspetto dei servizi per il trapianto di organi, attualmente in Cina si contano in totale 173 strutture ospedaliere in grado di eseguire ogni tipologia di trapianto. Inoltre, il tempo di attesa per gli interventi è di gran lunga ridotto rispetto al passato (soprattutto per i trapianti di fegato), la preparazione tecnica e la qualità dei trapianti sono arrivati ad un livello di avanguardia nel mondo, e i costi sono inferiori a quelli dei Paesi sviluppati."

Nel frattempo, la Cina è riuscita nel suo progetto di tracciabilità della catena dal donatore al trapianto. Nel 2016 il Paese ha costituito quattro centri per il controllo della qualità dei trapianti di vari organi come fegato, reni, cuore e polmoni, includendo questi aspetti nel sistema di monitoraggio dei servizi sanitari.

"Per quanto riguarda l'aspetto del controllo e della supervisione del trapianto di organi, sulla base dei quattro centri che raccolgono i dati in materia e sul sistema di distribuzione degli organi, la Cina ha realizzato la tracciabilità della catena dalla donazione al trapianto, dando vita ad un meccanismo di monitoraggio che combina la supervisione dei dati e il controllo delle irregolarità."

Il direttore della Commissione cinese per la donazione e il trapianto di organi, Huang Jiefu, ha affermato che la Cina ha costituito un quadro legale completo a livello nazionale e un meccanismo per gestire i lavori di controllo delle donazioni e dei trapianti di organi, costituito da diverse parti e guidato dal governo cinese. Con lo sviluppo delle donazioni e dei trapianti, si prevede che nel 2020 la Cina diverrà, in questo ambito, il primo Paese al mondo.

"Ci auguriamo che nel 2020, con il nostro impegno e con il sostegno di tutta la società, la Cina potrà diventare il maggiore Paese al mondo per trapianto di organi, a livello di quantità, qualità, etica e gestione."

Su invito della Fondazione cinese per lo Sviluppo del Trapianto di Organi, gli esperti cinesi e stranieri, ed altri appartenenti all'associazione internazionale che opera in questo campo, sono intervenuti alla conferenza dello stesso giorno. Alcuni di loro hanno indicato che le norme, il sistema e gli standard dei trapianti di organi in Cina sono in linea con i principi etici, con le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e con l'accordo siglato nel quadro della dichiarazione di Istanbul, sulla lotta contro l'acquisito e il trapianto illegale di organi. Gli esperti partecipanti all'incontro hanno infine auspicato che la Cina possa condividere le sue esperienze e svolgere un ruolo guida in questo settore.

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