Nelle prime ore del 6 agosto, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione N.2371 sull'inasprimento delle sanzioni contro la Corea del Nord in seguito al nuovo lancio di un missile balistico. Lo stesso giorno a Manila, nel corso della conferenza dei ministri degli Esteri per la cooperazione in Asia orientale, il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, ha affermato che dopo l'approvazione del documento, il quadro della penisola coreana è entrato in una fase delicata e che il contenimento del programma nucleare di Pyongyang insieme al ripristino il prima possibile dei colloqui di pace sono due aspetti che non possono essere messi da parte. Wang Yi ha aggiunto che le parti interessate dovranno mantenere l'autocontrollo, inviare messaggi positivi all'esterno in accordo agli ultimi sviluppi del caso, e compiere scelte giuste e responsabili per il proprio popolo e per la pace regionale.

Il pomeriggio dello stesso giorno, sempre nella capitale filippina, Wang Yi ha incontrato il suo omologo nordcoreano, Ri Yong Ho. Al temine del colloquio, il ministro degli Esteri cinese ha riferito che attualmente la situazione della penisola coreana è complessa e delicata, e che sta avendo delle ripercussioni anche sulle relazioni tra Cina e Corea del Nord. Wang Yi ha poi espresso la posizione di Beijing sulla questione del nucleare sulla penisola, sottolineando che la situazione sta diventando critica, ma che questa può essere considerata come un punto di svolta per decidere se tornare o meno ai colloqui di pace.

Dal canto suo, Ri Yong Ho ha ribadito la posizione di Pyongyang in merito, dichiarando di desiderar mantenere la comunicazione con Beijing.