Il 21 luglio, il primo ministro italiano, Paolo Gentiloni ha affermato che l'Italia non accetta sermone e minaccia nel trattamento della questione dei rifugiati. L'Italia continuerà ad assumere la responsabilità di svolgere l'assistenza umanitaria e spera che l'Unione europea possa eliminare i dubbi su questo argomento.
Secondo quanto riportato da ANSA, tale affermazione di Paolo Gentiloni è stata una risposta alle lettere dei leader del Gruppo di Visegrád. Il primo ministro ha inoltre affermato che i paesi membri dell'Ue devono condividere la responsabilità e impegnarsi al mantenimento dell'unità e della stabilità dell'Ue.
Secondo le statistiche dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, fino al 19 luglio, ci sono stati circa 93mila rifugiati ed immigrati illegali che erano arrivati in Italia attraverso il mare, che occupa l'85% del numero totale dei rifugiati e gli immigrati illegali che sono entrati in Europa nell'anno corrente.