Di recente, a Beijing, il vice ministro cinese delle Finanze Shi Yaobin ha rivelato ai media che nell'ultimo anno, dopo che la Cina ha avviato completamente il progetto pilota della riforma fiscale con il passaggio dalle imposte sul fatturato lordo (Business Tax) all'imposta sul valore aggiunto (IVA), le imposte sono state ridotte complessivamente di 699,3 miliardi di RMB, riducendo direttamente la pressione fiscale per le imprese, e promuovendo costantemente la continua ottimizzazione della struttura economica. Segue un nostro servizio in merito:

Nel gennaio del 2012, è stato avviato il progetto pilota della riforma fiscale; dal primo maggio 2016, il progetto pilota è stato lanciato completamente, estendendolo ai settori delle costruzioni e a quelli immobiliare, finanziario e dei servizi; anche l'IVA sui nuovi immobili è inclusa nelle imposte deducibili. Secondo quanto riportato, da maggio 2016 all'aprile 2017, quando è stato lanciato completamente il progetto pilota della riforma fiscale, le imposte sono state ridotte complessivamente di 699,3 miliardi di RMB. Il vice ministro cinese delle Finanze, Shi Yaobin, ha detto che, per le aziende, i tagli alle imposte sono il risultato più importante della riforma fiscale .

"La riduzione del carico fiscale per le imprese è l'effetto più grande e più importante. La riforma fiscale è stata realizzata gradualmente dal primo gennaio 2012; in generale, la pressione fiscale delle nostre aziende continua a ridurrsi ogni anno, in particolare dopo la piena attuazione della riforma, avvenuta il primo maggio dello scorso anno, l'onere fiscale delle imprese è complessivamente solo diminuito".

Per esempio, per il contribuente generale del settore alberghiero e della ristorazione, l'aliquota fiscale è cambiata da un'imposta sul fatturato lordo del 5% all'IVA del 6%, con un aumento nominale dell'1%; ma, nel calcolare l'IVA, saranno dedotte le tasse che le aziende hanno pagato in termini di acqua, luce, gas e approvvigionamento dei materiali, con una diminuzione complessiva della pressione fiscale.

La Cina ha sostituito tutte le imposte sul fatturato con l'IVA, mettendo fine al sistema di coesistenza delle due forme di tassazione adottato sin dal 1994. In questo modo è stato possibile alleviare in modo efficace i problemi causati dalla coesistenza delle due imposte, come le differenze di tassazione dei beni e dei servizi, e la distorsione del commercio delle aziende, semplificando ulteriormente il sistema fiscale e l'esazione delle imposte, riducendone i costi di prelevamento. Il vice ministro delle Finanze Shi Yaobin ha rivelato che la riforma ha favorito il miglioramento del sistema fiscale cinese.

"In passato, quando era in vigore il sistema della Business Tax, il settore dei servizi imponeva una tassa sul fatturato lordo, quindi la filiera del settore dei servizi e quello dell'industria manifatturiera era spezzata: uno imponeva la Business Tax, l'altro imponeva l'IVA. Non c'era un'organizzazione istituzionale di deduzione reciproca, quindi si verificavano casi di deduzioni inadeguate e di doppia imposta. Dopo l'attuazione della riforma, sarà possibile creare un'unica filiera che unisce tutte le imprese, a monte e a valle, e tutte potranno godere delle detrazioni reciproche".

Secondo quanto rivelato, la piena attuazione della riforma fiscale ha accelerato il collegamento e la conversione tra vecchia e nuova energia cinetica. Shi Yaobin ha affermato che dopo la piena attuazione del progetto pilota, la riforma ha promosso la continua ottimizzazione della struttura economica.

"Abbiamo promosso la continua ottimizzazione della struttura economica, e stiamo promuovendo le riforme strutturali dal lato dell'offerta. Intendiamo ottimizzare la nostra struttura economica e industriale; l'IVA ha la caratteristica di creare vantaggi fiscali per tutti gli attori lungo la filiera, riducendo l'onere fiscale complessivo per le imprese. Dal punto di vista del sistema fiscale, ciò è favorevole all'approfondimento delle riforme strutturali dal lato dell'offerta."