Cina: pubblicato il "Libro giallo sull'Asia centrale"
  2017-06-06 20:06:28  cri

 

Il 6 giugno, l'Accademia di Scienze sociali della Cina ha pubblicato il "Libro giallo sull'Asia centrale" e il "Libro giallo sull'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO)", concentrandosi sulla recente situazione dei Paesi della regione dell'Asia centrale e sulla loro futura tendenza di sviluppo. Secondo quanto indicato dal Libro giallo, l'Asia centrale verte in una situazione di "equilibrio fragile e stabilità difficile", tuttavia la sua sicurezza e stabilità svolgono un ruolo importante per la promozione di "Una cintura e una via". Il Libro giallo ha anche indicato che la SCO dovrebbe aggiornarsi ulteriormente.

Il 2016 è ricorso il 25° anniversario dell'Indipendenza dei Paesi dell'Asia centrale. Attualmente i Paesi della regione hanno riscontrato già grandi differenze nel settore politico, economico, diplomatico e di sicurezza, senza tuttavia aver generalmente mutato la loro tendenza di sviluppo stabile. In merito, l'editore del Libro giallo e vice direttore dell'Istituto di ricerca su Russia, Europa orientale e Asia centrale dell'Accademia delle Scienze sociali cinese, Sun Li, ha affermato:

"Negli ultimi 25 anni, i Paesi centro-asiatici si sono ognuno sviluppati in modo proprio. Prestiamo attenzione principalmente al pluralismo politico, alla difficoltà e alla graduale complessità economica, e al ruolo dei grandi paesi nella stabilità dei Paesi centroasiatici."

Secondo il Libro giallo, la situazione dell'Asia centrale del 2016 èstata caratterizzata principalmente da "equilibrio fragile e stabilità difficile", il suo sviluppo economico è risultato difficile, i problemi sociali sono emersi in contemporanea, le sfide alla sicurezza sono continuate ad aumentare e i grandi Paesi sono stati costantemente in concorrenza. Questi fattori hanno causato l'aumento dei rischi alla sicurezza politica dei Paesi centro-asiatici. Nel settore economico, i problemi strutturali economici dei Paesi della regione non sono ancora stati risolti in modo efficace, e nel settore della sicurezza, il terrorismo e l'estremismo hanno avuto una crescente influenza sull'Asia centrale, senza aver tuttavia cambiato la situazione di base di controllabilità generale della regione.

Il Libro giallo si concentra principalmente sul rapporto tra Cina e Asia centrale, ed ha indicato che negli ultimi 25 anni sin dallo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra le due parti, la Cina e l'Asia centrale sono già diventate da "buoni vicini, partner e amici", partner di cooperazione strategica, ed hanno continuato a espandere la cooperazione regionale e internazionale. In merito, Sun Li ha indicato:

"L'Asia centrale è vicina alla Cina, ed è il centro dello sviluppo della Cintura Economica della Via della Seta, quindi la sicurezza e la stabilità della regione svolgono un ruolo molto importante per la costruzione di 'Una cintura e una via'."

L'Asia centrale è anche strettamente collegata all'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO). Secondo quanto indicato dal "Libro giallo sulla SCO", pubblicato il giorno stesso, la SCO deve svolgere il ruolo di piattaforma di collegamento per "Una cintura e una via" e dare priorità alla costruzione delle infrastrutture, alla cooperazione nella capacità produttiva, alla cooperazione finanziaria e alla cooperazione agricola. Il Libro giallo ha aggiunto che con l'ingresso dell'India e del Pakistan, la SCO è ormai capace e in condizioni di aggiornarsi.

Il vice direttore del centro dell'Eurasia dell'Istituto degli studi internazionali della Cina, Li Ziguo, ritiene che sin dalla sua fondazione, l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai abbia risolto una serie di problemi regionali e, con lo sviluppo economico dei vari Paesi e le variazioni nella situazione della sicurezza regionale, occorra un ulteriore aggiornamento dell'Organizzazione.

"Rimangono tuttavia ancora molti problemi da risolvere, come ad esempio la sicurezza, per ora non c'è ancora una lista delle organizzazioni estremiste, per cui esistono delle contraddizioni sulla reciproca identificazione tra le diverse organizzazioni. Non è stato fatto alcun progresso sull'integrazione economica, nella prima fase abbiamo sì realizzato gli obiettivi economici prefissati, ma nella seconda fase, ci vuole un nuovo input, ossia la zona di libero scambio. E' quindi necessario un aggiornamento dell'Organizzazione".

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