Il 24 maggio, l'agenzia internazionale di rating, Moody's, ha tagliato il rating sovrano cinese da A1 ad Aa3. Il giorno stesso, il ministero delle Finanze cinese ha commentato il fatto, indicando che quest'abbassamento non è appropriato poiché sopravvaluta le difficoltà economiche che la Cina si trova di fronte, sottovalutando le capacità del Paese di seguire il piano riforma strutturale dal lato dell'offerta e di espandere moderatamente la domanda generale. Alcuni esperti finanziari cinesi hanno affermato che la valutazione di Moody's presenta degli errori, e che l'agenzia deve migliorare il quadro della sua analisi.

Secondo le previsioni di Moody's, in futuro la crescita economica cinese continuerà a rallentare. In risposta, il Ministero delle Finanze della Cina ha indicato che l'opinione dell'agenzia di rating sulla prossima rapida crescita del debito dell'economia reale cinese, sull'inefficacia delle misure di riforma e sul continuo mantenimento della crescita economica attraverso le politiche di stimolo decise dal governo, hanno sopravvalutato le difficoltà economiche che il Paese di trova di fronte e sottovalutato la capacità del governo di seguire la via delle riforme strutturali dal lato dell'offerta e di espandere moderatamente la domanda.

In merito, il vice direttore sulla tecnologia di rating di China Credit Rating, Huo Zhihui, ha affermato che il taglio del rating sovrano da parte di Moody's non è conforme alla realtà economica cinese.

"L'economia cinese sta migliorando. Sin dal terzo trimestre dell'anno scorso fino al primo di quest'anno sta continuando a crescere a dimostrazione del miglioramento della situazione generale del Paese. Quindi questo non è il momento più appropriato per abbassare il rating sovrano della Cina."

Nel primo trimestre del 2017 il Pil cinese è aumentato del 6,9%, con una crescita di 0,2 punti percentuali, e la struttura economica del Paese continua a migliorare. Secondo quanto rivelato dal ministero delle Finanze cinese, stanno già emergendo i primi effetti della riforma strutturale dal lato dell'offerta. Inoltre con l'attuazione di una serie di misure decise dal governo cinese e con il continuo ampliamento della riforma in diversi settori chiave - come quello della promozione dell'iniziativa "Una Cintura e una via", della nuova forza motrice per l'economia e dell'ammodernamento della forza motrice tradizionale - la Cina ha la speranza di mantenere una crescita economica stabile e rapida.

Secondo quanto analizzato dal vice direttore dell'Accademia di Economia dell'Università Renmin, Zheng Xinye, Moody's ha non soltanto sottovalutato la crescita economica della Cina, ma ha anche previsto in modo impreciso la modalità in cui la Cina emette obbligazioni per incentivare lo sviluppo economico. L'agenzia deve dunque inserire la riforma strutturale dal lato dell'offerta nel suo quadro di analisi.

"Sulla base di osservazioni storiche, Moody's ritiene che il governo cinese continuerà a stimolare l'economia attraverso l'aumento del deficit e l'emissione di obbligazioni. Tuttavia ora è il momento di cambiare. La Cina sta cambiando il suo modello per assicurare un ulteriore sviluppo economico, appoggiandosi di più alla riforma strutturale dal lato dell'offerta e all'aumento dell'efficienza. Dunque Moody's deve prestare maggiore attenzione agli aspetti macroeconomici e alla riforma strutturale dal lato dell'offerta, inserendo questi fattori nel quadro di analisi."

In merito, Zheng Xinye, vice direttore dell'Accademia di Economia dell'Università Renmin ha aggiunto che la modalità di valutazione di Moody's, basata sulla situazione delle economie occidentali, dev'essere migliorata.

"Moody's Investors Services è un organismo occidentale la cui valutazione si basa su modalità di operazione, concetti, quadro di analisi e regole del mercato dei Paesi occidentali o della maggior parte delle economie sviluppate. Per questo motivo la sua valutazione sulla Cina è inevitabilmente inadeguata. Dobbiamo impegnarci per aiutarlo a migliorare il suo metro di valutazione e aggiungere nuovi punti di vista sui problemi."