Il Summit sarà un momento importante di dialogo tra i paesi più importanti coinvolti nell'iniziativa OBOR. Attualmente, il tempo medio di trasporto dalla Cina all'Europa è di 730 ore, il 20% in più del tempo medio di trasporto dei commerci cinesi con il resto del mondo (cioè circa 610 ore), che a sua volta è di gran lunga superiore alla media mondiale di 430 ore. Da un lato, spostare parte dei commerci da mare (dove attualmente viaggia oltre il 90% delle merci scambiate nel mondo) a terra ridurrebbe i tempi dagli attuali 37-45 giorni di navigazione a 16-21 giorni di ferrovia. Poiché molti dei volumi continueranno a viaggiare via mare (il cui costo è mediamente un quarto rispetto alla ferrovia), è cruciale accorciare le rotte verso il cuore dell'Europa evitando, una volta passato Suez e arrivati nel Mediterraneo, di passare Gibilterra per giungere a Rotterdam e da lì verso il continente. Questo ridurrebbe di circa 7 gg i tempi. Il vantaggio geopolitico dell'Italia come accesso all'Europa continentale è ulteriormente aumentato dopo agli ingenti investimenti cinesi nel Pireo (che la cinese Cosco controlla per il 67,5%) diventato ormai principale hub dei commerci cinesi in Europa, e in Marocco, che ha recentemente ricevuto ingenti investimenti cinesi (con un apporto iniziale di 1 miliardo di dollari) sia nel porto di Tangeri, sia nelle infrastrutture di trasporto, e nella costruzione di un polo produttivo e residenziale che ospiterà fino a 200 aziende cinesi, la più grande piattaforma cinese nel continente africano. E' pertanto auspicabile che il Summit sia un'occasione di dialogo affinché emerga che tutto il sistema portuale italiano ha grandi potenzialità di diventare un terminale strategico per tutta l'Europa. In particolare, I porti del nord dell'Adriatico possono competere a pieno titolo e proporsi come alternativa rilevante ai grandi terminali dell'Europa settentrionale.
OBOR è diventato il fulcro della diplomazia economica cinese. OBOR persegue molteplici obiettivi economici e politici. Nell'attuale scenario geopolitico globale che è testimone di crescenti sfide alla globalizzazione e al multilateralismo - il fondamento dell'ordine internazionale liberale dopo la seconda guerra mondiale - il mondo è nuovamente a una svolta storica. Gli ultimi sviluppi economici e politici negli Stati Uniti - con il ritiro del presidente Trump dall'Alleanza TransPacifica (TPP), la sua minaccia di ritiro dall'ONU e dalla NATO e la sua intenzione di adottare importanti politiche commerciali e protezioni protezionistiche - hanno suscitato dubbi sul futuro dell'egemonia americana e sulla partecipazione degli Stati Uniti alla governance globale. La Cina invece ha preso una posizione chiara per difendere la globalizzazione e promuovere il nuovo multilateralismo. La ricerca dell'Europa come partner è molto importante. OBOR è una proposta aperta dalla Cina all'Europa e tutti i suoi partner nel mondo, per creare una piattaforma per una cooperazione diversificata, per integrare le strategie di sviluppo della Cina con le strategie di sviluppo di altri paesi, generare sinergie tra le politiche governative.