Ambasciatore d'Italia in Cina: l'Italia presta alta attenzione alla proposta "una Cintura e una Via"
  2017-05-10 20:05:59  cri
Dal 14 al 15 maggio a Beijing, si terrà il Forum "una Cintura e una Via" per la cooperazione internazionale, i capi di Stato e di governo di 28 Paesi, fra cui Paolo Gentiloni, parteciperanno al Forum e insieme a migliaia di ospiti illustri discuteranno in merito allo sviluppo dell'iniziativa "una Cintura e una Via" sulla base del concetto di "discussione, costruzione e condivisione congiunta", unendo i consensi e promuovendo la cooperazione. Durante l'intervista esclusiva a CRI alla vigilia del Forum, l'ambasciatore della Repubblica italiana in Cina, Ettore Francesco Sequi, ha affermato che l'Italia presta da sempre alta attenzione alle opportunità di sviluppo create dall'iniziativa "una Cintura e una Via", ed espresso la speranza che il vertice possa portare a fruttuosi risultati e gettare nuove basi per la cooperazione di mutuo vantaggio tra i vari paesi.

L'Italia è un Paese membro fondatore dell'AIIB ed ha sempre dato responsi positivi per quanto concerne l'iniziativa "una Cintura e una Via". I funzionari, esperti e studiosi italiani hanno espresso più volte il proprio riconoscimento e apprezzamento per l'iniziativa. I dipartimenti istituzionali italiani e il settore accademico hanno tenuto diversi simposi dal tema omonimo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato nel discorso tenuto presso l'Università di Fudan a febbraio durante la sua visita in Cina che l'iniziativa "una Cintura e una Via" proposta dalla Cina è una nuova opportunità di sviluppo per il mondo intero. L'ambasciatore Sequi l'ha definita una proposta lungimirante, a cui l'Italia, spinta da un forte interesse, desidera partecipare.

"Noi pensiamo che l'iniziativa "una Cintura e una Via" sia un'iniziativa di grande visione, perche' si basa, attraverso il concetto di connettivita', sull'idea di collegare aree geopolitiche che hanno certamente rapporti e sono collegate, ma che possono aumentare, estendere, rafforzare e mettere a sistema questo collegamento. La connettivita' in realta' e' una connettivita' che riguarda le infrastrutture, certamente, c'e' una mancanza di infrastrutture nel centro Asia in particolare, grandissimi investimenti sono richiesti. Quindi riteniamo che sia un'iniziativa di grande visione, pionieristica diciamo, a cui l'Italia certamente e' molto interessata. La presenza del primo ministro Gentiloni e' la prova."

Attualmente la crescita economica mondiale è debole, il commercio e l'investimento internazionali sono in cattive condizioni, mentre il protezionismo commerciale sta alzando la testa e la distribuzione non equa sta favorendo il rafforzamento della corrente della de-globalizzazione. Facendosi largo tra le voci della de-globalizzazione, la proposta "una Cintura e una Via" ha aperto e guidato un nuovo processo di globalizzazione, permettendo di apportare i vantaggi della globalizzazione a più beneficiari. Si tratta pure di un piano cinese fornito per lo sviluppo economico mondiale futuro e per la creazione di una comunità di destino condiviso e di comuni interessi. Secondo l'ambasciatore Sequi, la proposta di "una Cintura e una Via" apporterà influenze positive allo sviluppo della globalizzazione e all'economia mondiale.

"Io credo che il Presidente della Repubblica, durante la sua visita, sia durante gli incontri privati che nelle sue dichiarazioni pubbliche, abbia chiarito molto bene quella che e' la posizione italiana, di sostegno, di grandissimo interesse, volontà di partecipazione concreta. Tra l'altro il Presidente Mattarella ha citato varie volte, anche nelle sue dichiarazioni pubbliche, il discorso a Davos del Presidente Xi Jinping, che esprimeva la sua visione della globalizzazione, e dunque noi riteniamo che quest'iniziativa "una Cintura e una Via" vada proprio nel senso della globalizzazione."

La costruzione di "una Cintura e una Via" si è sviluppata partendo da zero, dopo essere stata proposta per la prima volta nel 2013 dal presidente Xi Jinping, ed ha conseguito progressi e risultati superiori a quanto previsto. Oltre 100 paesi e organizzazioni internazionali vi partecipano attivamente e oltre 40 paesi e organizzazioni internazionali hanno stipulato accordi di cooperazione con la Cina, dando luogo a un'ampia comprensione comune. Questo mese, la Cina terrà il Forum "una Cintura e una Via" per la cooperazione internazionale, nella speranza di riassumere completamente i processi positivi della costruzione relativa e discutere insieme le importanti misure di cooperazione per la prossima fase. In contemporanea alla promozione dello sviluppo economico e sociale e dell'adeguamento strutturale, viene promossa anche la cooperazione internazionale, volta alla realizzazione di una cooperazione e win-win. L'ambasciatore ha rilevato che l'Italia ha grandi aspettative per questo Forum, e presenterà anche proposte innovative e concrete per promuovere congiuntamente la costruzione di "una Cintura e una Via".

"Ci sono molte delegazioni, abbiamo circa 30 capi di stato e di governo, ma ci sono ministri delle finanze, ministri degli esteri, ci sono moltissimi delegati. Si tratta in qualche modo di riconoscere quest'idea, che la nuova Via della Seta rappresenterà una sfida della globalizzazione, come qualcuno l'ha definita globalizzazione 2.0, per il futuro. l'Italia e' certamente in grado di portare, come gia' anticipato durante la visita del presidente Mattarella, delle idee concrete, innovative, che vanno nel senso di rafforzare questa visione e partecipare in modo attivo alla realizzazione di 'One Belt , One Road'".

L'ambasciatore ha altresì affermato che nel quadro di "una Cintura e una Via", la cooperazione in vari settori tra l'Italia e la Cina è promettente, e in particolare per la cooperazione relativa alla costruzione della Via della Seta Marittima, l'Italia può fungere da terminale naturale fonte di comode strutture e servizi.

"Noi riteniamo che possiamo certamente fare molto nel settore della Via della Seta Marittima. I porti italiani, sia dell'alto Adriatico che dell'alto Tirreno, offrono delle grandissime opportunita'. Sono dei porti molto efficienti che hanno delle procedure doganali rapidissime, hanno dei collegamenti molto buoni sia via terra che via ferrovia con l'Europa centrale. I porti dell'alto Adriatico italiano possono arrivare a ricevere fino a 2-3 milioni di containers che poi possono tranquillamente mandare in tempi molto rapidi in Europa centrale. Noi riteniamo anche che questa portualita' italiana non sia in conflitto col Piero, dove la Cina tra l'altro ha fatto degli investimenti molto importanti, me sia completamente complementare, anche perche' i collegamenti tra il Pireo e l'Europa centrale ancora devono essere creati."

Protendendosi nel mar Mediterraneo, l'Italia è l'estremità dell'antica Via della Seta Marittima, e anche un importante hub per "una Cintura e una Via". Nel contesto della continuità nella costruzione di "una Cintura e una Via" e dell'importanza attribuitavi dai due governi, le opportunità di cooperazione tra Cina e Italia sono senz'altro maggiori e innalzano il livello del nuovo significato del partenariato strategico globale tra Cina e Italia, dando un contributo importante allo sviluppo economico mondiale e alla prosperità congiunta dei vari Paesi.

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