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Secondo quanto appreso, la delegazione italiana, organizzata da Uni-Italia, associazione ufficiale per la promozione del sistema d'istruzione italiano, è composta da 14 atenei tra università, accademie e istituti linguistici, rappresentando un nuovo record per la presenza italiana alla fiera. Durante la fiera, i rappresentanti degli atenei italiani presenteranno agli studenti cinesi i corsi migliori, innovativi e quelli tenuti in inglese.
Secondo i dati resi noti da Uni-Italia, nei dieci anni tra il 2006 e il 2016, gli studenti cinesi che sono andati a studiare in Italia tramite i progetti "Marco Polo" e "Turandot" hanno superato quota 20mila, così, questi due progetti ufficiali sono diventati il principale canale per gli studenti cinesi per una formazione nel Bel Paese; al contempo, il numero di studenti cinesi andati in Italia nel corso di programmi di studio estivi ammonta a 10mila. In totale, negli ultimi dieci anni, ci sono stati oltre 30mila studenti cinesi andati a studiare in Italia. Secondo le statistiche ufficiali del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tra tutti gli studenti stranieri iscritti alle università italiane, il numero dei cinesi si colloca al terzo posto, mentre la classifica del numero degli studenti stranieri iscritti alle accademie d'arte è dominata dai cinesi. Inoltre, l'Italia è diventata il quarto Paese destinatario di studenti cinesi che vanno a studiare in Europa.
Secondo il programma, dopo Beijing, alcuni atenei italiani si sposteranno il 2 aprile a Shanghai per la seconda tappa della fiera; il 6 aprile prenderà il via la terza tappa a Chongqing.
