Cina: aumentano a 70 i paesi membri dell'AIIB
  2017-03-24 19:13:03  cri

Il 23 marzo, la Banca Asiatica d'Investimenti per le Infrastrutture (AIIB) ha annunciato che il proprio consiglio d'amministrazione ha ratificato l'adesione di altri 13 paesi membri, portando il numero complessivo da 57 a 70. Secondo l'esperto, questa iniziativa dimostra che la completezza e l'inclusività della Banca sono state riconosciute a livello internazionale. Ecco di seguito il nostro servizio in merito.

Questi 13 paesi sono i primi nuovi membri annunciati dalla fondazione dell'AIIB nel 2016. Nella lista dei nuovi membri, vi sono cinque paesi asiatici - Afghanistan, Armenia, Fiji, Hong Kong e Repubblica Democratica di Timor-Leste - e 8 paesi non asiatici - Belgio, Canada, Etiopia, Ungheria, Irlanda, Perù, Sudan, Venezuela. Secondo i regolamenti dell'AIIB, i 13 paesi a cui è stata approvata l'adesione, prima di diventare ufficialmente membri, dovranno completare le procedure interne necessarie e versare i fondi preliminari. Le azioni dei nuovi paesi membri vengono dall'Equity Pool non ancora distribuito. La responsabile dell'Ufficio Stampa dell'AIIB ha così indicato:

(Reg.1)

"Sappiamo che l'AIIB è una banca di sviluppo multilaterale e tutti i nuovi membri ratificati sono provenienti da quasi tutti continenti, non solo dal Sud America. Siamo contenti che ci siano altri 13 paesi che hanno aderito".

Il presidente dell'AIIB, Jin Liqun, ha indicato che l'interesse dimostrato dai vari paesi e regioni del mondo evidenzia che l'impegno profuso dalla Cina pre rendere l'AIIB un'organizzazione internazionale non è stato vano.

Un esperto ha indicato che il continuo aumento del numero dei paesi membri dell'AIIB riveste un significato importante per la riforma finanziaria globale. Il professore dell'Istituto di Ricerca Economica e Politica Mondiale dell'Accademia delle Scienze Sociali cinese, Shen Jiru, ha così indicato:

(Reg.2)

"Accogliamo con favore l'adesione dei paesi interessati. Lavoriamo insieme per realizzare lo sviluppo comune, ciò dimostra che la Cina non vuole controllare questa banca, ma vuole collaborare con tutti per ottenere un mutuo vantaggio. Il suo significato non consiste nell'accumulazione di fondi per i paesi asiatici, ma nel creare una nuova strada per la riforma della finanza internazionale".

In concomitanza dell'annuncio dei nuovi paesi membri, Jin Liqun ha indicato che secondo le previsioni, nella seconda metà di quest'anno, il Consiglio d'Amministrazione dell'AIIB considererà ulteriori domande di adesione. In occasione del primo anniversario dell'apertura dell'AIIB che ricorre questo mese, il Ministero degli Esteri cinese ha indicato che oltre ai 57 paesi membri dell'AIIB, ci sono 30 economie che hanno ufficialmente avanzato la loro intenzione di aderire alla banca.

Chen Fengying, ricercatrice dell'Istituto di Ricerca Economica Mondiale dell'Istituto di Relazioni Internazionali Contemporanee cinese, ha indicato che l'ampliamento della "circolo di amici" dell'AIIB dimostra che la natura globale e l'inclusività dell'AIIB sono state universalmente riconosciute.

(Reg.3)

"L'AIIB è già uscita dall'Asia – ha affermato Chen Fengying - e la sua forza di attrazione nel mondo è cresciuta ininterrottamente. Per esempio, molti paesi europei hanno già aderito, il che ha reso evidenti la sua natura globale e onnicomprensiva. Il secondo punto è rappresentato dalla sua inclusività. L'AIIB serve chiaramente agli affari asiatici, ma ne fanno parte paesi sviluppati, emergenti, in via di sviluppo e arretrati, il che dimostra la sua inclusività. Maggiore sarà il numero di paesi che vi partecipano, e più grande sarà lo spazio di collaborazione, e più grande sarà il nostro mercato in futuro. Con più amici, migliore sarà il servizio; ciò permetterà di realizzare maggiori passi in avanti e più abbandonati risultati. E questa è sicuramente un'ottima prospettiva".

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