La prima attività commemorativa dello giorno stesso è iniziata alle 7:40 di mattina, all'Aeroporto Internazionale di Bruxelles, il primo posto sotto attacco, dove 16 persone da 7 Paesi sono rimaste uccise, tra cui un cinese. Il Re Philippe, la regina Mathilde, il primo ministro, Charles Michel, alcuni ministri del gabinetto, le famiglie e amici delle vittime e alcuni sopravvissuti hanno partecipato alla cerimonia.
Durante la cerimonia, Lars Waetzmann, un tedesco che ha perso sua moglie negli attacchi ed è rimasto gravemente ferito, ha condiviso il suo pensiero dopo gli attacchi. Nonostante il gran dolore subito, continua a credere nella bellezza dell'umanità.
"La commemorazione vuole manifestare che nonostante il giorno terribile, anche cose belle possono accadere. Ho ricevuto il sostegno da famiglia, amici, colleghi e sconosciuti. Sono giunto a una conclusione: il martedì 22 marzo 2016, abbiamo visto l'aspetto più bello della natura umana, voglio ricordarlo per sempre e spero che voi farete lo stesso."
Durante la cerimonia commemorativa, il Re ha presentato la corona funebre per le vittime, e tutti i partecipanti hanno espresso le condoglianze in silenzio per un minuto. La maggiore parte dei passeggeri in aeroporto è rimasta ferma in piedi per esprimere rispetto per le vittime.
La stazione metropolitana di Maelbeek vicino alla sede dell'Ue è stato un altro posto degli attacchi terroristici a bomba nel vagone, che hanno causato la morte di 16 morti. La seconda cerimonia si è tenuta in stazione alle 9:11, e vi hanno partecipato il re, la regina e i funzionari di governo, esprimendo condoglianze in silenzio per un minuto.
Alla fine, il re, la regina e i funzionari del governo alla cerimonia sono arrivati a una strada del distretto dell'Ue per la cerimonia d'inaugurazione del monumento per gli attacchi a Bruxelles del 22 marzo, a cui hanno anche partecipato i leader degli 3 organismi dell'Ue.
Il Re Philippe ha pronunciato un discorso in francese, olandese e inglese, dando il suo rispetto alle vittime e alle loro famiglie, e richiedendo al mondo di darsi più ascolto l'un l'altro.
"Ognuno di noi ha l'obbligo di rendere la società più umana e giusta, dobbiamo imparare a darci ascolto tra noi e rispettare le debolezze degli altri. La cosa più importante è che dobbiamo diventare più gentili. In questo momento di riflessione e di memoria, il nostro paese deve fare questa promessa a tutti."