Il 28 gennaio a Lisbona si è tenuto il vertice Euro-Med, in occasione del quale i leader dei 7 paesi partecipanti si sono appellati affinché i vari Paesi si uniscano per affrontare insieme le varie sfide.

Il premier portoghese Antonio Maria Costa, il presidente francese François Hollande, il Presidente di Cipro Nicos Anastasiades, il premier spagnolo Mariano Rajoy, il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, il premier greco Alexis Tsipras e il premier di Malta Joseph Muscat hanno partecipato alla riunione della durata di un giorno. I leader partecipanti hanno effettuato uno scambio di opinioni su varie questioni tra cui il futuro dell'Ue, la sicurezza europea, gli immigrati illegali e la crescita economica.

Nella "Dichiarazione di Lisbona" rilasciata dopo la riunione viene espresso che i leader nutrono fiducia che l'adozione di misure volte a fronteggiare un mondo con sempre più incertezze e instabilità potrà rendere l'Europa più forte.

Secondo la Dichiarazione, l'Inghilterra ha già esplicitato la propria intenzione di intrattenere rapporti futuri con l'Europa e l'Ue si appresta ad avviare i negoziati con l'Inghilterra sulla questione della Brexit, nella speranza che l'Inghilterra possa diventare un partner intimo dell'Ue.

Secondo la Dichiarazione, l'Ue deve elaborare le politiche commerciali con vitalità e il protezionismo commerciale non è la riposta giusta. Il compito primario sarà salvaguardare la sicurezza europea, l'Ue dovrà colpire l'immigrazione illegale ed eliminare in modo efficace le radici che hanno causato tale fenomeno.