Cina: continuano i controlli sulla piattaforma commerciale in Bitcoin
  2017-01-26 20:44:52  cri

Il 25 gennaio, la banca centrale della Cina, ossia la Banca Popolare Cinese ha diffuso un comunicato in cui ha affermato l'intenzione di continuare con il rafforzamento dei controlli sulle transazioni in Bitcoin. Il dipartimento incaricato di questo compito è composto da un gruppo per la verifica che riguarderà i pagamenti e il regolamento, ed effettuerà ulteriori accertamenti per contrastare il riciclaggio di denaro, per gestire le operazioni in valuta estera e per garantire la sicurezza delle informazioni e dei capitali. Il dipartimento ha chiesto agli investitori di prestare attenzione ai rischi delle transazioni sulla piattaforma Bitcoin, e di essere prudenti nella partecipazione alle attività d'investimento.

Il Bitcoin è una moneta elettronica e tre anni fa ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica a causa di una grande fluttuazione dei prezzi. All'inizio dell'anno, il prezzo di un Bitcoin ha sfiorato i 9000 yuan, con un rapido aumento del 60% in 2 settimane. Per la sua specifica caratteristica di anonimato e per essere al di fuori del sistema bancario, il Bitcoin è considerato come uno strumento per aggirare i controlli finanziari.

Gli esperti hanno affermato che il Bitcoin è una moneta elettronica il cui valore è calcolato attraverso uno speciale algoritmo il cui volume totale è limitato, dunque dispone di un fattore base per la sua rivalutazione. Tuttavia l'ultima rivalutazione è stata influenzata da tanti fattori nazionali. Il consigliere permanente del centro di ricerca sulle blockchain cinesi, Gao Hang, ha proposto quest'analisi:

"attualmente, alcune politiche di controllo sulle operazioni finanziarie in valuta estera sono state provocate dal diffondersi di alcuni speculatori, e questo è un aspetto. Poi esistono altri fattori internazionali tra cui l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, l'elezione del nuovo presidente americano, l'eliminazione dei contanti di alto valore in India e il malfunzionamento delle politiche monetarie di alcuni paesi dell'America Latina. Tutti questi fattori hanno stimolato alcuni esponenti della "Knowledge Elite" a creare una nuova alternativa per evitare i rischi".

Nel 2017, dopo una grande fluttuazione del prezzo del Bitcoin in un breve periodo, gli organismi di controllo a Beijing e a Shanghai sono entrati separatamente nelle grandi piattaforme Bitcoin della Cina per effettuare delle verifiche sul rispetto delle leggi finanziarie e dei regolamenti, sui luoghi per le transazioni per gestire le operazioni in valuta estera e contrastare il riciclaggio di denaro.

Secondo le nuove notizie diffuse della Banca Popolare Cinese, il gruppo continuerà a svolgere ulteriori indagini relative ai pagamenti e al regolamento, a contrastare il riciclaggio di denaro, a gestire le operazioni in valuta estera e a salvaguardare la sicurezza dei capitali e delle informazioni nel quadro delle verifiche svolte precedentemente e di quanto già scoperto. Il ricercatore di Anbound Consulting, Liu Xiao, ritiene che per le caratteristiche del Bitcoin, il rafforzamento dei controlli finanziari costituisce una routine a livello internazionale:

"la grande fluttuazione del prezzo del Bitcoin, insieme alla mancanza al suo interno di un meccanismo per la formazione della moneta, provocano una difficoltà ad evitare dei rischi interni. Contemporaneamente c'è anche la partecipazione di capitali speculativi con la possibilità di un grande rischio per i singoli investitori. Dunque le banche centrali, nazionali e internazionali, hanno scoperto questi rischi e c'è da augurarsi un rafforzamento dei controlli".

Mentre ha sottolineato di voler continuare a rafforzare i controlli sulla piattaforma per le transazioni in Bitcoin, la banca centrale cinese ha anche chiesto agli investitori di prestare l'attenzione ai rischi per le transazioni stesse, e di essere prudenti nella partecipazione alle attività d'investimento. Gli esperti hanno affermato che le transazioni in Bitcoin a livello globale si concentrano principalmente in Cina, e che questa via commerciale ad alta concentrazione porta a maggiori possibilità speculative e ad un maggiore rischio di una crescita del suo valore all'eccesso.

Il ricercatore speciale del Centro di ricerca sui pagamenti e liquidazioni dell'Istituto finanziario dell'Accademia Cinese delle Scienze sociali, Zhao Yao, ha detto queste parole:

"L'80% delle transazioni a livello globale è concentrato in Cina, ed è controllato da alcune piattaforme cinesi, dunque il prezzo su queste piattaforme non riflette esattamente il valore interno del Bitcoin. Secondo alcune persone l'aumento del prezzo del Bitcoin è dovuto alle previsioni di svalutazione dello yuan, ma ritengo che quest'opinione sia solo la causa della speculazione sul Bitcoin".

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